Non c’è dubbio che al giorno d’oggi il calcio sia “avvolto” da una vasta coltre fatta di marketing, proventi e diritti televisivi, in un connubio sport-economia, che col passare degli anni diventa sempre più viscerale e indispensabile per la sopravvivenza dei club più o meno grandi.
La StageUp-Sport & Leisure Business, società specializzata proprio nell’economia dello sport, ha condotto un’analisi sugli incassi delle squadre partecipanti alla Champions League dalla stagione 2003/2004 (in cui è stato introdotto il format attuale della competizione) a quella scorsa, quindi un arco di tempo decennale. Per quanto riguarda il Milan, il club di Via Turati si situa al settimo posto, con 220 milioni incassati nel periodo d’analisi; non è, tuttavia, il primo team nostrano in classifica, perchè al quinto posto troviamo l’Inter, con introiti pari a 244 milioni. Volendo dare uno sguardo d’insieme allo studio, come ampiamente preventivabile, la graduatoria è guidata dalle squadre inglesi, con il Chelsea che ha intascato la bellezza di 320 milioni, seguito dal Manchester United a quota 305. Più staccati Barcellona, terzo a quota 260 milioni, e Arsenal con 247. Nella top ten continentale, si piazzano anche Bayern Monaco (sesto con 240 milioni), Real Madrid (dietro il Milan a quota 216 milioni), Lione e Liverpool (rispettivamente nono e decimo con 210 e 160 milioni). Scorrendo il ranking completo, ad aver beneficiato dei 5,3 miliardi di euro messi a disposizione dalla UEFA, ci sono altre due italiane, la Roma a quota 127 milioni e la Juventus che, a causa delle quattro stagioni senza Champions è diciassettesima a “soli” 93 milioni.
Numeri da capogiro, che fanno capire ancora una volta perchè le squadre tengano così tanto alla partecipazione alla massima competizione europea per club. Prestigio, massima visibilità e la possibilità di affrontare il gotha del calcio, non c’è dubbio, ma anche tanti soldi, un gran bel giro d’affari che abbraccia varie voci e fa la fortuna dei presidenti, che in questo modo vedono rimpinguare i loro portafogli allo stesso momento in cui vedono le loro squadre calcare i palcoscenici europei.