Nuovo appuntamento importante per Kevin Prince Boateng. Dopo la tappa di ieri alle Nazioni Unite a Ginevra, dove ha tenuto un discorso in occasione della Giornata Internazionale per l’Eliminazione delle Discriminazioni Razziali, il centrocampista del Milan è stato a colloquio a Zurigo con il presidente della FIFA Joseph Blatter sempre sul tema razzismo.
Attraverso Twitter, Blatter ha espresso la propria soddisfazione per l’incontro con il numero 10 rossonero: “È stato un piacere incontrare oggi Boateng. L’ho invitato a far parte della task force Fifa contro le discriminazioni e ha accettato. Abbiamo bisogno di personalità forti come la sua per avere esperienza e credibilità. Dobbiamo combattere le discriminazioni e la Fifa, con le sue Federazioni, può contare su una rete enorme, ma anche le autorità sportive devono mostrare il pugno duro. Come ho già detto, far giocare in stadi vuoti o imporre delle multe sono sanzioni inadeguate, servono punizioni più severe come le penalizzazioni o le squalifiche“.
Ai microfoni di Fifa.com, ha parlato invece Kevin Prince Boateng, onorato di far parte della task force FIFA per combattere il razzismo: “Abbiamo parlato del razzismo nel calcio e di come possiamo combatterlo, inoltre mi ha chiesto di unirmi alla task force contro le discriminazioni. Dobbiamo renderci conto che è una materia molto complicata, non è sempre facile sanzionare qualcuno o dare una punizione ma penso che, essendoci tante persone intelligenti al lavoro, troveremo un modo. Non sono sicuro che mi piacerebbe il fatto che alcuni tifosi abbiano il potere di togliere punti alla mia squadra. Meglio far giocare a porte chiuse anche se alla fine dobbiamo essere severi e duri e continuare la lotta al razzismo. Quei cori non fanno parte del calcio, non fanno parte di qualsiasi sport e non fanno parte della vita”.
(Foto Acmilan.com)