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Allegri: “Contento per Balotelli. La sostituzione di El Shaarawy? Normale che possa avere cali. Per il futuro sento molta fiducia”

Dopo Barcellona tutto l’ambiente milanista ha ritrovato il sorriso. La vittoria 2-0 sul Palermo restituisce convinzione al Milan in vista della corsa per la qualificazione alla prossima Champions League. Soprattutto a Massimiliano Allegri.

Si parte con un elogio a Mario Balotelli: “E’ molto sereno, si è integrato molto bene, è un ottimo professionista con voglia di migliorarsi e mettersi in gioco – ha spiegato l’allenatore milanista -. Qui può esprimere le sue qualità eccezionali”. Sulla gara contro i rosanero: “Le partite non sono mai semplici, venivamo dalla gara di Barcellona che ci ha lasciato un po’ di fatica nelle gambe. Dovevamo far meglio nella gestione della palla, con un po’ di sicurezza in più. E’ nelle caratteristiche di questa squadra. Abbiamo sprecato un po’ di energie”.

Poi sulla prestazione di Stephan El Shaarawy, stizzito dopo la sostituzione: “Credo che stia facendo un’annata straordinaria, nessuno se lo poteva immaginare. Per me è normale che un giocatore possa avere cali di rendimento. Oggi ha fatto comunque una buona partita. Avevo bisogno di forze fresche e tra Boateng ed El Shaarawy ho scelto di togliere El Shaarawy. Deve rimanere sereno e pensare a migliorarsi. E’ normale che un giocatore come lui si inenrvosisca quando non riesce a segnare”. E sul reparto avanzato, in generale, il tecnico rossonero ha puntualizzato: “Davanti ci sono ottime alternative, oggi sono rimasti fuori Robinho e Bojan che sono giocatori di buonissima qualità. Oggi è entrato Niang e ha fatto bene col cross del secondo gol. E’ normale che qualcuno sia arrabbiato se resta fuori, ma noi dobbiamo rimanere concentrati sull’obiettivo della qualificazione alla Champions”.

Ancora sulla gara di Barcellona: “Riparlarne non serve a nulla. Abbiamo regalato il quarto gol e potevamo segnare con Niang o Robinho alla fine. E’ andata avanti, con molto dispiacere, la squadra più forte”.

Infine, l’ennesima domanda sul futuro: “Di definitivo non posso dire assolutamente niente, ho un contratto fino al 2014 ed è un dato certo. Il Presidente ha espresso parole importanti. E’ un discorso che va avanti dall’anno scorso quando eravamo in testa con quattro punti di vantaggio. Si diventa monotoni alla lunga. L’obiettivo è quello di arrivare a fine campionato, sperando che i ragazzi mi portino al secondo o terzo posto. Poi dopo vediamo. Sono molto contento di stare al Milan e lo sarò anche in futuro, bisogna essere in due. Da parte mia sento molta fiducia. Sarebbe molto importante arrivare tra i primi tre. La squadra andrebbe un po’ rifinita il prossimo anno”.

Queste, invece, le dichiarazioni rilasciate dal tecnico rossonero ai microfoni di Premium Calcio: “Oggi era una partita molto difficile, veniva dopo la sconfitta contro il Barcellona e già l’anno scorso avevamo avuto una brutta esperienza che ci è costata il campionato. I ragazzi sono stati molto bravi, quando c’è stato da soffrire abbiamo sofferto. Certo, potevamo fare meglio ma ci è mancata un po’ di forza nelle gambe”.

E su El Shaarawy, Allegri spegne sul nascere ogni polemica:  Non mi sono accorto di nulla, ma non c’è nessun problema. El Shaarawy ha fatto una buona prestazione, ma non è detto che non possa essere tolto. Vorrei facesse sempre gol, ma deve restare tranquillo, ha 20 anni. E’ andato negli spogliatoi, doveva rimanere in panchina, ma sono situazioni che non vanno assolutamente ad alterare l’armonia che c’è nello spogliatoio che è molto buona“.

Su Balotelli: “Balotelli conta molto per noi, ha qualità straordinarie, tecnica, fisicità, è importante soprattutto in una partita come quella di oggi, dove potevamo fare fatica. Bisognava che oggi riuscisse per forza a segnare un altro gol oltre al rigore per darci tranquillità e portare a casa una vittoria molto importante. Incompatibilità con El Shaarawy?  Nulla di vero, i gol del reparto avanzato del Milan sono ben distribuiti e sono contento così, è normale che una volta possa segnare uno e un’altra volta l’altro”.

Sul post Barcellona-Milan: “Era normale un calo, giocare contro il Barcellona non è giocare come contro un’altra squadra, il Barcellona ti prosciuga a livello fisico e mentale, loro non giocano a calcio, fanno uno sport diverso. Il Barcellona ha 3-4 giocatori  fuori dal comune, non si può tutto racchiudere sul fatto del gioco, il Milan di Sacchi era inimitabile per ogni squadra, perché oltre al gioco e ad una nuova metodologia aveva una squadra di campioni, già fisicamente era piu forte, la realtà delle cose è questa. Il gol che ha fatto Messi è come se avesse fatto una volè con racchetta da tennis, nessun altro giocatore al mondo poteva farlo, cosi come Iniesta che al 90′ dribla in tutta tranquilità come se fosse ancora il primo minuto. La cosa positiva è la gara di andata vinta in casa, o la grande occasione da gol creata da Niang, queste sono le cose positive in una serata in cui il Barça era in una serata in cui voleva vincere, erano molto arrabbiati. La Spagna ha vinto tutto negli ultimi anni, e il centrocampo è quello del Barça. finchè ci saranno Messi Inesta è difficile giocare contro il Barcellona”.

Sull’esultanza di Antonio Conte: “Ognuno è fatto a modo suo, io son molto felice e contento quando la squadra vince, ho molto rispetto per i tifosi che incitano la squadra, ma Conte è molto diverso da me e ognuno esprime la gioia come meglio crede. Non sta a me giudicare, uno si sente di fare ciò che crede, quello che ha fatto Conte non  rispecchia quello che farei io ma lo rispetto”.

Il mister rossonero ha rilasciato anche alcune dichiarazioni ai microfoni di Milan Channel. Queste le più rilevanti: “Ero sicuro che a livello di testa la squadra avesse dimenticato Barcellona. Oggi la gara è stata difficile, loro si chiudevano molto bene, ma abbiamo meritato la vittoria soprattutto per come abbiamo interpretato la partita. La sosta arriva in un momento buono, soprattutto dopo il match con il Barcellona, sia per il dispendio fisico che quello mentale. Bonera? Ha fatto una buona partita, era tantissimo che non giocava. Niang? E’ entrato molto bene, ha dato intensità, i cambi nella partita sono stati molto importanti, anche Traorè è entrato con la testa giusta. Ora tutte le partite diventano importanti, per non farci recuperare bisogna vincere o pareggiare. Mancano 9 partite, dobbiamo mantenere equilibrio e una buona condizione fisica. Le nostre avversarie? Subentrano tanti fattori, bisogna essere abituati e arrivare sereni, fino alla Roma tutte possono ambire al secondo o al terzo posto“.

This post was last modified on 17 Marzo 2013 - 18:08

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redazione