E’ tornato di moda in Catalogna parlare di “remuntada“, termine che i tifosi e i media del Barcellona usarono nel 2010 per spingere i propri beniamini nella rimonta, poi fallita, nella semifinale di ritorno di Champions contro l’Inter dopo che a San Siro crollarono per 3-1 sotto i colpi di Milito e soci. Stessa competizione (anche se qui siamo agli ottavi), squadra e punteggio diversi (il Milan si è imposto per 2-o), ma non cambia l’obiettivo dei “Culès“: sfruttare i centomila del Nou Camp per travolgere l’ostico avversario italiano e ribaltare il punteggio della gara di andata.
La rosa è pressochè la stessa di tre anni fa, ma è cambiato il trainer con Guardiola che ha lasciato il posto a Tito Villanova. Proprio il tecnico spagnolo, da New York dove si sta rimettendo dopo l’operazione alla ghiandola parotide, ha previsto una rivoluzione nella gara contro gli uomini di Allegri, che il suo vice Jordi Roura dovrà impartire ai calciatori in questi otto giorni che la precedono. Contro i rossoneri, stando a quanto riferito dal quotidiano Sport, molto vicino alla società di Rosell, gli azulgrana si schiereranno con un 3-4-3 a dir poco arrembante, che dovrebbe servire proprio a scardinare la tenace difesa del Milan, portando quanti più uomini possibili dalle parti di Abbiati. Valdes in porta, difesa a tre con Puyol, Piquè e uno tra Busquets e Mascherano ad impostare il gioco da dietro; Iniesta e Xavi in mediana, presupponendo che il centrocampista di Terrassa ce la faccia a recuperare dall’infortunio al bicipite femorale (altrimenti Busquets scalerebbe a centrocampo con Mascherano in difesa), Dani Alves e Jordi Alba saranno gli esterni con licenza di offendere; conclude il tridente composto da Messi, Villa e uno tra Sanchez e Tello. Formazione spregiudicata quella ipotizzata dal quotidiano catalano, che dovrebbe diventare ben presto un 3-2-5 che farebbe impallidire anche Zeman; partiranno dalla panchina Fabregas e Pedro, che non stanno attraversando un momento di forma smagliante.
In Catalogna sono convinti: la remuntada si può concretizzare in virtù dell’enorme potenziale tecnico della squadra e del tifo assordante del Nou Camp, forse dimenticando che con questa formazione ultra offensiva rischierebbero di subire un gol che sarebbe per loro venefico, visto che poi di marcature ne servirebbero quattro. Lì non ci pensano, hanno fiducia in Messi, Xavi e Iniesta e credono che il rientro di Villa aumenti il peso offensivo della compagine di Roura. Sta ad Allegri e ai suoi ragazzi smentirli, sperando che l’epilogo sia lo stesso di quel 28 aprile con gli italiani a festeggiare e i catalani con la coda tra le gambe.