Vincere ad “Is Arenas” per accarezzare la zona Champions, sempre più vicina, davvero ad un passo. Nel prossimo weekend il Milan potrebbe aver completato una rimonta inesorabile ed avvincente, che, nel caso, non dovrà certo fermarsi: ci sono ancora 3 mesi duri e pieni di insidie da affrontare. La Lazio che si fa raggiungere nel finale dal Napoli per i rossoneri è musica per le orecchie, con la possibilità di arrivare ad un solo punto dai biancocelesti, accarezzando l’Europa come non mai.
A pensare ad inizio stagione, alle prime sconfitte, alle troppe prestazioni insufficienti, questo traguardo sorprende e ha dell’incredibile. Ma non è ancora stato raggiunto. Anche se, vincendo contro il Cagliari, la squadra di Allegri avrebbe recuperato ben 11 lunghezze all’Aquila in due settimane. E non basta Balotelli a spiegare il cambio di marcia.
Si è trasformato il Milan, è rimasto (meritatamente) un allenatore e il mercato invernale ha portato forze fresche e un campione vero. Così il puzzle del Milan ha trovato forma e dimensione e si è dimostrato vincente. Con pregi ma anche difetti, come il centrocampo ancora incompleto e povero di fantasia. Due nomi: Verratti e Strootman.
Il primo, classe ’92, mercoledì con la Nazionale, nell’amichevole contro l’Olanda, ha impressionato (ancora) per la padronanza di gioco, la sicurezza nelle idee e la fantasia degna di un vice-Pirlo giovane e genuino. Di fronte aveva un gigante della mediana pronto a festeggiare i 23 anni il prossimo 13 febbraio: un colosso quasi invalicabile che ha freddezza e piedi buoni sia per difendere che per attaccare. Un colpo sicuro, un giocatore da prendere al volo. Con un “pacchetto” da 30 milioni Galliani potrebbe strapparli a PSG e PSV, ma soprattutto alla concorrenza, e costruire un reparto formidabile. Il Milan, con questi due nomi, tornerebbe competitivo a livello internazionale fin da subito, senza aspettare i “2-3 anni” pronosticati dal Presidente Berlusconi.
Ma è presto per spendere parole e denaro a mercato di riparazione appena concluso, se ne riparlerà, speriamo, in estate e sarebbero due acquisti alla portata. Adesso testa e gambe al campionato perché dopo il Cagliari ci saranno di fila (tutte in casa) Parma, Inter e Lazio fino ad arrivare al 3 marzo: da lì in poi si potrà fare un bilancio generale e comincerà il bello ma anche difficile (e lungo) finale di stagione. In mezzo, ma parliamo di un sogno in questo caso, c’è anche il Barcellona. I rossoneri non si devono accontentare del terzo posto, anche se fino a qualche mese fa sembrava lontano anni luce, perché anche il Napoli, come rosa complessiva, vale di meno. Non è il pareggio di ieri in extremis a dimostrarlo, ma una semplice considerazione di rose: difesa, centrocampo e attacco, nel complesso, non sono superiori a quelli del Diavolo. Il secondo posto è possibile ed è distante 10 punti, 7 se questo pomeriggio non ci saranno scivoloni. E’ doveroso provarci, è più che possibile arrivarci.
Applaudendo la nuova filosofia canterana messa in atto dal Milan in settimana (programmata da tempo) e coccolandosi Super Balo.