Continua l’ex numero 28: “Ho 26 anni ed ho bisogno di giocare, andare al Fulham è stata una scelta per la mia carriera. Gli ultimi mesi al Milan sono stati difficili per me. Sono rimasto in panchina per cinque partite consecutive e ho capito che qualcosa era cambiato nelle scelte dell’allenatore. Sorpreso? Certo, perchè nel precampionato ero uno dei migliori o almeno questo era quello che si diceva all’interno della società e sui giornali. Invece appena la stagione è iniziata mi sono trovato fuori dall’undici titolare, non importava quanto duramente mi allenassi“.
Il poliedrico centrocampista spiega il suo rapporto con Allegri: “Il nostro rapporto è sempre stato di tipo professionale, è tutto quello che c’è da dire. Nelle mie prime due stagioni al Milan penso di aver dimostrato il mio valore. Ho giocato in ruoli differenti: centrocampista esterno, ala, trequartista ed ho fatto ben, migliorando giorno dopo giorno. Ho seguito il consiglio di Seedorf che mi diceva di lavorare duramente, fare sempre il mio meglio e poi avrei avuto la mia chance. L’ho fatto e quindi essere dimenticato in panchina alla mia terza stagione è stato così sorprendente per me“. Infine parla anche dell’arbitraggio in Premier molto diverso da quello della Serie A: “In Inghilterra gli arbitri sono più tolleranti, mentre in Serie A spesso è frustrante vedere il gioco continuamente interrotto per i falli fischiati“. Questo sfogo di Emanuelson sembra fuori luogo visto che nella sua avventura in Premier ha giocato solo 55′ spalmati in 3 presenze, sempre subentrando dalla panchina.
This post was last modified on 28 Febbraio 2013 - 13:09