Lo ha ammesso anche lui: “Sul gol di Pinzi l’errore è stato mio”. Ma dopo quasi tre mesi di lontananza dai campi per l’infortunio rimediato lo scorso 11 novembre contro la Fiorentina a San Siro, un errore in 90′ di partita glielo si può concedere. Meno puntuale delle prime uscite stagionali, meno preciso del solito: il ritorno di Daniele Bonera al centro della difesa rossonera ha portato maggior sicurezza al reparto, ma anche poca freschezza visto il rientro accelerato data l’assenza di Mexes. Un recupero forzato che, inevitabilmente, ha gravato sulla prestazione del numero 25 rossonero.
Dall’11 novembre ad oggi, Bonera era andato in panchina nelle partite contro Roma, Bologna e Atalanta più per necessità che per reale bisogno di schierarlo in campo. L’infortunio, l’ennesimo, muscolare rimediato contro la Fiorentina aveva bloccato in corso d’opera la stagione di Bonera. Una stagione dove il difensore rossonero, sin dal primo giorno di ritiro di luglio, si era preso le responsabilità del gruppo come senatore da sei anni a Milanello. Un impegno importante per un giocatore come lui che in campo ha sempre dato il massimo, anche se i limiti difensivi contro giocatori di velocità quali Muriel e Di Natale si sono tutti evidenziati. Ma il rientro può solo essere positivo per la squadra.
Una partita sottotono che, dopo quasi tre mesi di inattività, può essere contata come utile al pieno recupero in previsione della doppia sfida contro il Barcellona in Champions League. Perchè è questo che segna la tabella del recupero di Bonera: piena efficienza per il doppio incontro con i marziani spagnoli. Yepes, Zapata e Mexes sono avvertiti: Bonera, finalmente, è tornato.