La difesa di Allegri non ha perso il vizio di scricchiolare in eccessive circostanze, palesando ancora problemi di affiatamento, consistenza e forza. Senza Yepes sono mancati i centimetri in area, è “scappato” uno dei pochi giocatori capaci di difendere a dovere sui calci piazzati, uno dei pochissimi in grado di colpire di testa sui calci d’angolo a favore. E con il Cagliari il campanello d’allarme “palle inattive” è tornato a suonare. Quale migliore occasione per tornare (davvero) a disposizione?
Parma prima del Barcellona, venerdì a San Siro per riassaggiare il campo e riprendere la necessaria condizione e mercoledì sera per dare quella percentuale fondamentale di personalità che servirà al Milan (almeno) per impensierire i marziani del Barça, soprattutto per dare coraggio alla difesa. Non è stato positivo il ricordo che Yepes ha lasciato prima dell’infortunio: Osvaldo quella sera all’Olimpico gli diede del filo da torcere e in quasi tutte le circostanze decisive dei 4 gol presi furono di sua responsabilità. Ma si trattò di un episodio, della partita più brutta giocata da Mario quest’anno (fino adesso 14 presenze), una delle meno brillanti da quando è in rossonero (dal marzo 2010).
Senza di lui è mancato (anche) Bonera ma si è scoperto Zapata, è stato bocciato Acerbi e Mexes non ha dispiaciuto. Ma la sensazione dominante, da quando è mancato, è stata sempre la stessa: senza il 37enne Yepes il Milan è meno forte e sicuro in difesa. Senza Yepes la squadra è più vulnerabile. Anche se il Diavolo ha continuato a correre senza quasi mai fermarsi. Possibile la sua presenza contro la squadra di Donadoni, l’occasione per riprendersi quello che aveva lasciato in sospeso. Finalmente.
This post was last modified on 14 Febbraio 2013 - 12:01