E’ passato esattamente un mese dal suo 37esimo compleanno, quasi due mesi dalla sua più recente apparizione in campo, il 22 dicembre all’Olimpico contro la Roma. Mario Yepes si è spiacevolmente allontanato da troppo tempo dal disputare partite ufficiali nel Milan a causa di una distorsione al ginocchio destro con interessamento del compartimento mediale rimediata lo scorso 4 gennaio che lo ha costretto ad allenamenti differenziati, tribune e panchine. Ma le presenze sul terreno di gioco, in un 2013 sin qui sfortunato per il numero 76 rossonero, sono state pari a zero. E la sua assenza si è sentita parecchio.
La difesa di Allegri non ha perso il vizio di scricchiolare in eccessive circostanze, palesando ancora problemi di affiatamento, consistenza e forza. Senza Yepes sono mancati i centimetri in area, è “scappato” uno dei pochi giocatori capaci di difendere a dovere sui calci piazzati, uno dei pochissimi in grado di colpire di testa sui calci d’angolo a favore. E con il Cagliari il campanello d’allarme “palle inattive” è tornato a suonare. Quale migliore occasione per tornare (davvero) a disposizione?
Parma prima del Barcellona, venerdì a San Siro per riassaggiare il campo e riprendere la necessaria condizione e mercoledì sera per dare quella percentuale fondamentale di personalità che servirà al Milan (almeno) per impensierire i marziani del Barça, soprattutto per dare coraggio alla difesa. Non è stato positivo il ricordo che Yepes ha lasciato prima dell’infortunio: Osvaldo quella sera all’Olimpico gli diede del filo da torcere e in quasi tutte le circostanze decisive dei 4 gol presi furono di sua responsabilità. Ma si trattò di un episodio, della partita più brutta giocata da Mario quest’anno (fino adesso 14 presenze), una delle meno brillanti da quando è in rossonero (dal marzo 2010).
Senza di lui è mancato (anche) Bonera ma si è scoperto Zapata, è stato bocciato Acerbi e Mexes non ha dispiaciuto. Ma la sensazione dominante, da quando è mancato, è stata sempre la stessa: senza il 37enne Yepes il Milan è meno forte e sicuro in difesa. Senza Yepes la squadra è più vulnerabile. Anche se il Diavolo ha continuato a correre senza quasi mai fermarsi. Possibile la sua presenza contro la squadra di Donadoni, l’occasione per riprendersi quello che aveva lasciato in sospeso. Finalmente.