“L’Anderlecht è più squadra, si muove con più compattezza, anche se nel primo tempo si è visto un buon Milan. Questo torneo credo che debba puntare più sulla qualità, non si possono giocare 7 partite in 14 giorni, a livello tecnico-tattico non ha alcun senso. Bisogna migliorare più sulla qualità che sulla quantità. Il settore giovanile? Lavoriamo molto anche se con investimenti limitati. L’Italia sta facendo passi in avanti ma siamo molto indietro rispetto alle altre squadre europee, che hanno creato delle vere e proprie accademie. Speriamo che anche i club italiani facciano questi sforzi, consapevoli che si deve lavorare sulla formazione dei ragazzi, insegnando loro a capire che bisogna giocare per la squadra e con la squadra“.
UPDATE (17.15): Arrigo Sacchi è intervenuto nel corso della trasmissione ‘Novanta Minuti’, in onda su RaiSport, per commentare la gara tra Milan e Anderlecht, conclusasi con la vittoria della formazione belga: “Ha vinto la squadra che ha giocato meglio, quella più organizzata, il campo sicuramente non ha aiutato il Milan. Questo torneo per essere un torneo che mantenga quelli che erano i presupposti, deve essere un torneo più qualitativo, si gioca troppo, a discapito della tecnica, dei giocatori e dello spettacolo. Non ha alcun senso tecnico-tattico questo ritmo di gioco. Giocatori di prospettiva? Qui ci son tanti ragazzi che giocano già nelle rispettive nazionali under 18 e 19, hanno già un’idea del calcio internazionale. Ma il nostro calcio è più attendista, e non siamo abituati a uscire dal pressing avversario. Molti ragazzi giovani purtroppo si perdono perché credono di essere già arrivati, molte volte cerchiamo di bruciare le tappe ma loro non sono ancora pronti per bruciarle. Dobbiamo investire di più nei giovani, le squadre in Italia mediamente spendono 2-3 milioni per i settori giovanili, basti pensare che il Real ne spende 40. Come Federazione in Italia dobbiamo cercare di fare molti corsi di aggiornamento. La squadra che mi ha colpito di più? Il Milan ha giocato un buon calcio, è stata un pò deludente la Juve, il Napoli è emergente e la Roma è in un anno di transizione. L’importante per queste squadre non è vincere, ma formare dei giocatori. Saremo ottimisti nel momento in cui i campi nostri non saranno più quelli attuali e investiremo di più nei giovani. Al torneo di Viareggio, sotto l’aspetto della motivazione tutte le squadre sono da lodare, su quello tecnico c’è da lavorare. Napoli-Juve? Spero che il campo sia buono, che ci sia lealtà e che vinca chi lo merita di più”.
This post was last modified on 25 Febbraio 2013 - 17:23