E l’undici titolare sembra inizialmente prendere troppo sul serio le disposizioni del tecnico toscano, sfoderando un primo tempo davvero opaco, che vede il Parma sfiorare più volte il gol e mantenere un predominio territoriale che sembra far presagire il peggio. I rossoneri subiscono l’aggressività degli emiliani, che entrano in campo con grande cattiveria agonistica, prova ne siano i numerosi falli visti nella prima frazione, effettuando un pressing asfissiante sui portatori di palla e non solo.
Ma proprio nel momento migliore dei gialloblu arriva il vantaggio del Milan. Al minuto 39, su un filtrante dalla destra, scivolata di Paletta che anticipa Pavarini e deposita nella propria porta. Rossoneri in vantaggio con il minimo sforzo. Tuttavia, è proprio l’autorete degli emiliani a spianare la strada agli uomini di Allegri, che nella ripresa cambiano completamente volto.
La squadra entra in campo con un altro piglio, un’altra corsa e una nuova freschezza. La mossa decisiva del tecnico livornese è quella di smontare il tridente iniziale, indietreggiando Boateng e lasciando Balotelli là davanti, con Niang libero di svariare su tutto il fronte di sinistra. I risultati si vedono subito, perché il numero 10 comincia a giocare come sa e crea numerosi problemi al Parma. Dimostrazione né sia il fatto che, dopo il suo cambio con Bojan, il Milan continua sì ad attaccare, ma con meno intensità.
Nonostante la continua spinta dei rossoneri, il gol della sicurezza non sembra voler arrivare. Fino al minuto 77, quando Balotelli calcia una punizione dal limite, non senza polemiche con Niang, disegnando una traiettoria a giro che si insacca quasi sotto l’incrocio. Rossoneri sul 2-0 grazie all’ormai solito SuperMario. La rete dà nuova linfa alla squadra di Allegri, che continua a portarsi in avanti. Tuttavia, proprio allo scadere, la retroguardia si conferma poco concentrata, concedendo a Nicola Sansone di accorciare le distanze. Per fortuna quando ormai il match non aveva più nulla da dire.
Una prestazione non brillante, dunque, quella del Diavolo, fatta di luci e ombre, che se può lasciare qualche perplessità per l’approccio iniziale, soddisfa comunque per la reazione avuta nel secondo tempo. In ogni caso, ciò che conta è che, almeno fino a domenica, quando l’Inter scenderà in campo a Firenze, e poi fino a lunedì sera, quando andrà di scena Siena-Lazio, i rossoneri possono godersi un traguardo assolutamente insperato fino a pochi mesi fa: un terzo posto che dà morale in vista del Barcellona e del prosieguo del Campionato, che domenica culminerà con la sfida ai cugini, per una settimana che si preannuncia decisiva.
This post was last modified on 15 Febbraio 2013 - 23:50