L’arrivo prorompente di Balotelli non ha fatto altro che peggiorare una situazione già resa terribilmente difficile dall’esplosione di El Shaarawy prima e Niang poi. Allegri ha deciso di puntare definitivamente sui due giovanissimi talenti, da schierare sulle corsie esterne nel tridente d’attacco e dunque togliendo il posto da titolare al numero 7, che ha accumulato panchine su panchine, giocando tanti piccoli spezzoni di partita e non riuscendo mai a dare quel cambio di marcia che ci si aspetterebbe da un giocatore della sua classe e da un titolare della Nazionale brasiliana. La partita contro il Cagliari poteva essere la svolta, 15 minuti per risolvere un match complicatissimo, ma il talento di Sao Vicente non è riuscito a dare manforte all’attacco, e la partita è stata riacciuffata dal solito, infallibile, Mario Balotelli. Molti ritengono, ed è un’opinione che ci sentiamo di sottoscrivere, che l’ex Real e City abbia risentito fortemente del mancato trasferimento al Santos, la squadra del cuore alla quale era vicinissimo all’inizio del mese scorso e con la quale poi non s’è fatto più nulla perchè il “Peixe” non ha voluto soddisfare le richieste economiche di Galliani e soci. Il sentirsi ormai un giocatore bianconero per poi essere clamorosamente deluso, unito a qualche problema di natura fisica e alle continue panchine, hanno gettato “O rei de la pedalada” in un circolo vizioso da cui è necessario uscire subito, stiamo comunque parlando di un’arma importante a disposizione di mister Allegri.
Come detto, la svolta deve arrivare già nella gara di dopodomani contro gli uomini di Donadoni, dove dovrebbe agire nel ruolo a lui consono, quello di seconda punta mancina, in virtù del turno di riposo che (si spera) verrà concesso allo stakanovista El Shaarawy. Chissà che, giocando come lui sa fare e beneficiando dell’indisponibilità di Balotelli, delle non perfette condizioni di Pazzini e di un Niang ancora forse troppo acerbo per i palcoscenici europei, Allegri non lo rilanci anche contro il Barça in Champions. Ma stiamo guardando troppo in avanti, prima c’è il Parma: una gara da vincere, ritrovando il Robinho dei tempi migliori.
This post was last modified on 13 Febbraio 2013 - 21:30