Sulle pagine di Sportweek, l’inserto de La Gazzetta dello Sport, il centrocampista spiega anche la genesi del suo ruolo da regista: “A inizio stagione l’idea era quella di fare il regista. Poi è arrivato De Jong e il Mister ha preferito mettere lui, che ha caratteristiche più difensive delle mie. Poi per i suoi guai fisici e quelli di Ambro sono tornato in quel ruolo che a me piace perché sono nel vivo del gioco e riesco ad abbinare la fase difensiva a quella offensiva. I numeri dicono che al Milan sono il centrocampista che recupera più palloni, qualcosa vorrà dire”. Ma cosa manca a Monto per arrivare ai livelli di gente come Xavi, Iniesta e Fabregas? “Rispetto a loro ho in meno soprattutto le vittorie e un ruolo da protagonista in un grande club. Loro sono da anni in un grande club, io ci sono arrivato solo ora”. Sulla vita privata invece: “Frequento soprattutto compagni di squadra italiani Ambro, Bonera, Pazzini, Abbiati”.
Parola poi anche a Cristina De Pin, storica fidanzata del numero 18: “E’ davvero difficile farlo arrabbiare. Per il primo anno e mezzo insieme non abbiamo mai litigato poi siamo diventati una coppia normale. Di lui mi ha colpito il fatto che per essere uno che tira calci ad un pallone parla un italiano decente. Un suo difetto? E’ pigro”.
This post was last modified on 16 Dicembre 2014 - 17:03