L’acquisto di Balotelli è da considerarsi il vero colpo di mercato di questa sessione invernale e rispecchia in toto la nuova politica societaria de Milan che per avere i conti in ordine e un bilancio sostenibile ha deciso di puntare quasi esclusivamente sull’acquisto di under 22 ed alla valorizzazione dei giovani del vivaio. Con Niang ed El Shaarawy, Balotelli andrà a formare un tridente dall’età media di 20 anni, un tridente che potrebbe essere il futuro del Milan per i prossimi 10 anni e che è costato complessivamente meno di 40 milioni di euro. Dal punto di vista tecnico l’operazione Balotelli è da standing ovation ma quando si parla di questo ragazzo non possono considerarsi marginali gli aspetti caratteriali.
Per questo tutti i tifosi del Milan ma non solo si chiedono che giocatore sia arrivato e quale delle 2 anime prevarrà: sarà più Dr Jekyll o Mr Hyde? E’ arrivato il campione capace di prodezze entusiasmanti o il giocatore capace di farsi espellere per interventi violenti? E’ arrivato il ragazzo legatissimo alla sua famiglia ed ai suoi amici d’infanzia o è arrivato il giocatore incapace di stare troppo tempo in un gruppo senza litigare con gran parte dello spogliatoio? E’ arrivato il campione capace di decidere le partite da solo o il giocatore che si perde in leziosismi fini a se stessi? E’ arrivato il campione che segnando 2 goal alla Germania ha fatto impazzire l’Italia intera o è arrivato il giocatore che, con i suoi comportamenti in campo e non, ha fatto impazzire Mourinho prima e Mancini poi?
Beh, a queste domande può rispondere solo il tempo e solo il tempo scioglierà tutti i dubbi. Starà a Galliani, Allegri ed ai compagni più carismatici guidare questo ragazzo alla definiva maturazione di calciatore ma ancor prima di uomo. Balotelli sa che si tratta dell’ ultima grande occasione per dimostrare il proprio valore e che in caso di fallimento difficilmente gli verrebbe concessa una nuova opportunità. Chi senza dubbio gioisce del ritorno di Balotelli in Italia è Cesare Prandelli che potrà contare su un giocatore più forte rispetto a quello ormai intristito e demotivato di Manchester e che giocando con El Shaarawy potrà affinare l’intesa di quella che ha già scelto come la coppia titolare che dovrà guidare l’attacco della nostra nazionale ai prossimi mondiali del 2014.
This post was last modified on 2 Febbraio 2013 - 01:13