Di SuperMario Balotelli hanno ormai parlato tutti. L’hanno fatto i tifosi, i suoi compagni di squadra, gli ex colleghi inglesi, allenatori, trasmissioni televisive e lo stesso presidente Berlusconi che ahimè, è scivolato su di un modo di dire molto poco professionale ma in ogni caso benevolo.
Ora, a svelare quello che pensa della new entry rossonera è un altro ex collega di Balo ed ex bandiera dell’Inter: Marco Materazzi che ci presenta “l’altro Mario”. Non il ragazzino viziato ed estremamente forte che l’oppio dei popoli (la televisione), tende a presentarci molto spesso. Ai microfoni di Gazza offside, il giocatore nerazzurro ha parlato di un campione con una famiglia alle spalle umile, orgogliosa e splendidamente semplice: “Il momento in cui ho visto Balotelli più felice? Quando segnò una doppietta in Champions League e mi riaccompagnò a casa: lì diventò mio idolo il suo papà, che gli disse di giocare più semplice. Lui rispose: ‘Ma papà, cosa devo fare?’. E il padre: ‘Fatti un giro in bicicletta a Milano!’: lì capii che erano persone semplici, genuine, buone, e che volevano solo il suo bene. Mi sento ancora con Balotelli, anche stamattina ci siamo sentiti. Sono contento che sia tornato: il calcio italiano ha riacquistato un grandissimo campione. Il luogo comune è che non sia un uomo, ma quando uno decide di rinunciare a gran parte del proprio stipendio pur di tornare in Italia dimostra che sta diventando un uomo. E’ uno che sposta gli equilibri: meglio un grande campione che quattro giocatori forti. Magari l’Inter non ne aveva bisogno in questo momento, ma lui fa la differenza”.
Forse potremmo cominciare tutti a guardare oltre il personaggio mediatico, oltre il campione indiscusso e vedere semplicemente il ragazzo, che ama giocare a pallone e che ha ricevuto in dono una dote naturale, pronta ad esplodere in tutta la sua potenza.