Tanti di noi ci credevano poco. Tra questi, però, non c’era Massimiliano Allegri, tecnico colpevolmente sottovalutato da tutti noi: stasera, una di più, ha dimostrato di conoscere gli umori e i momenti dei suoi giocatori come pochi altri suoi colleghi. Max ha sentito che era la serata della rinascita del suo numero 10 e lo ha schierato. Contro tutto e contro tutti, sfidando la perplessità di tifosi e addetti ai lavori.
Che il Boa fosse in partita lo si è capito sin dalle prime battute: lui, più di chiunque altro, è infatti quel tipo di giocatore che sin dalle prime battute lascia intedere quale sarà il corso della sua partita. E stavolta il suo approccio è stato incoraggiante, per non dire ottimo. Da subito tanti palloni, tanta corsa e tante giocate. Difficile per i tifosi non tornare con la mente all’anno scorso, a quel micidiale centrocampista capace di spaccare le partite da un momento all’altro.
Il suo urlo è stato uno dei regali più graditi per la tifoseria rossonera nella pazzesca notte di ieri sera. Sì, perchè nella partita di Boateng non c’è soltanto il goal che ha spezzato gli equilibri dell’incontro: c’è un assist perfetto capace di lanciare El Shaarawy davanti a Valdes a pochi minuti dal fischio d’inizio. C’è un ripiegamento costante in fase difensiva. C’è un’intesa costante con un altro giocatore ritrovato com’è apparso Ignazio Abate.
E adesso? Adesso non bisogna fermarsi. Il Diavolo ha bisogno di questo numero 10 ritrovato, con tanto entusiasmo e sollievo da parte di tutti. Grazie per aver contribuito all’impresa, campione ritrovato!
This post was last modified on 21 Febbraio 2013 - 14:51