Il nuovo Boateng, frutto della pazienza di Allegri

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P. Di Rienzo – Caporedattore SpazioMilan.it

Anche stavolta bisogna ammetterlo: su Kevin-Prince Boateng aveva ragione Massimiliano Allegri quando diceva che poteva diventare una mezz’ala di grande spessore. Non che sia un peso dover riconoscere i meriti del tecnico rossonero, ma semplicemente la constatazione che tutti (nessuno escluso) dobbiamo portare un po’ di pazienza. Il lavoro paga sempre. Soprattutto se condito da quella buona dose, indispensabile, di sacrificio.

E così il Milan si ritrova in casa un Boateng diverso da quello che avevamo imparato a conoscere e apprezzare durante l’era-Ibrahimovic. E’ un giocatore meno votato all’attacco, più prudente, a volte fin troppo ordinato, ma efficace e molto utile in fatto di assist. Lo si è notato nella gara contro il Barcellona, dove ha pure segnato. E’ stato confermato dopo il derby.

Il calcio è strano. Sembra passata già un’eternità da quel pomeriggio di Busto Arsizio quando il ghanese scaraventò il pallone contro la tribuna della Pro Patria in segno di reazione ai cori razzisti (e non solo) a lui indirizzati. Quella sembrava l’immagine di un calciatore a caccia di serenità in campo. E la sensazione veniva rafforzata qualche giorno più tardi con un’intervista alla Bild in cui ipotizzava di cambiare aria e lasciare il Milan e l’Italia. Al contrario, Boa è rimasto con un’umiltà che pochi conoscevano e gli riconoscevano. Mai più una parola, un gesto, un’espressione sopra le righe. Bensì tanta voglia di mettersi al servizio della squadra. Non sarà nemmeno un caso che la stessa serenità è stata più volte ostentata fuori dal campo, in compagnia della fidanzata Melissa Satta. Quando si parla di matrimonio e di figli è difficile ipotizzare problemi di coppia…

Il tempo, insomma, paga. Basta aspettare. Allegri lo ha fatto e sta raccogliendo i frutti. Forse bisognerebbe fargli più compagnia in questa nobile pratica.

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