Il debutto, con la maglia del Timao, è arrivato il 4 febbraio, lo stesso giorno in cui Mario Balotelli illuminava San Siro con la sua doppietta schiaccia Udinese. Come con le maglie di International, Milan e Brasile, Pato non ha deluso e, pur entrando dalla panchina, ha timbrato il cartellino mettendo a segno il quinto gol contro il modesto Oeste. Qualche giorno dopo, avversario il Botafogo, l’ex pupillo di casa Berlusconi è partito negli 11 titolari non riuscendo però a sbloccare una gara inchiodata sullo 0-0. Per lui tanta corsa e un colpo di testa molto pericoloso finito di poco sopra la traversa. Due a due e zero gol anche contro il San Caetano e il Palmeiras. Stesso risultato anche contro il Bragantino, ma seconda gioia per il brasiliano autore del gol dell’1-1 al 47′.
Per un Pato che a piccoli passi si sta ritrovando, c’è invece un Cortinhians che si trova solo ottavo nel campionato paulista a -6 dal San Paolo primo. Non benissimo i campioni del mondo nemmeno in Copa Libertadores dove (con Pato in campo) sono stati bloccati dall’ennesimo pareggio in Bolivia, contro il San Jose. Parita questa teatro di una tragedia con un quattordicenne colpito a morte da un petardo lanciato dai nuovi tifosi di Pato. Il club brasiliano rischia ora di essere escluso dalla competizione. Non un periodo felicissimo, nonostante la buona vena di un quasi ritrovato campione.
This post was last modified on 28 Febbraio 2013 - 11:10