In tutti gli anni di storia del Milan si sono succeduti numerosi giocatori, molti dei quali meritano di essere ricordati poiché sono riusciti a lasciare un segno tangibile durante la loro permanenza in rossonero. Tra questi, tanto da riuscire a parlarne sessant’anni dopo, c’è il trio d’antologia soprannominato Gre-No-Li composto dai tre calciatori svedesi Gunnar Gren, Gunnar Nordahl e Niels Liedholm. Insieme nel Milan, hanno giocato solo quattro stagioni dal 1949 al 1953 e hanno vinto uno scudetto nella stagione 1950-1951. Sono rimasti nel cuore della gran parte dei tifosi che ne hanno sempre apprezzato l’affiatamento, la dedizione, l’impegno e soprattutto la qualità del gioco espresso sui campi da calcio di tutta le serie A.
Per rivedere un trio così affiatato dobbiamo fare un passo in avanti lungo quarant’anni. In campo ritroviamo i tre tulipani olandesi Ruud Gullit, Marco Van Basten e Franklin Rijkaard che condussero il Milan ad una serie impressionante di vittorie a cavallo degli anni ottanta e novanta. Il trio delle meraviglie giocò dal 1987 al 1993: in Italia vinsero due campionati e due volte la Supercoppa italiana, mentre in campo internazionale: due volte la Coppa Campioni, due volte la Coppa Intercontinentale e altrettante volte la Supercoppa europea. Tutto ciò in sei stagioni, senza contare i numerosi piazzamenti nelle diverse competizioni. Non ci sono parole per descrivere quello che i tifosi rossoneri vissero in quel periodo, la squadra rossonera era praticamente imbattibile. Impagabile la soddisfazione di vedere il Milan ottenere continui record e tanti successi. Anni indimenticabili, una serie di vittorie che si rivedrà solo molti anni dopo.
Sono circa una decina gli anni che separano il trio olandese dal folto gruppo carioca che ha contraddistinto i primi dieci anni del nuovo millennio. Stesse emozioni, stessi successi: due scudetti, una Coppa Italia, due volte la Supercoppa italiana, due volte la Champions League e una Coppa del Mondo per Club. I giocatori brasiliani che sono passati da Milano sono molti, tra i più rappresentativi troviamo: Kaka, Leonardo, Ronaldinho, Ronaldo, Rivaldo, Cafù, Serginho, Dida, Pato e Thiago Silva. Campioni di altissimo livello che hanno fatto la felicità del Milan e tutto sommato hanno trovato proprio a Milano una seconda casa. Tanto calcio e poca saudade, nessun problema d’ambientamento e la massima concentrazione in campo. Per qualcuno non solo in campo, ma si sa che spesso genio e sregolatezza vanno di pari passo. Con il mercato invernale di quest’anno si può considerare chiuso il ciclo: con la cessione di Pato in Brasile rimangono Robinho e Gabriel a difendere l’onore dei calciatori verdeoro a Milano.
Chiuso un ciclo se ne potrebbe aprire immediatamente un altro: il ciclo dei francesi. Nelle ultime gare, Massimiliano Allegri ha spesso schierato contemporaneamente Philippe Mexes, Mathieu Flamini, M’Baye Niang e Kévin Constant, quest’ultimo nato in Francia ma naturalizzato guineano dal 2007. Con la speranza che si possa aprire un altro lungo ciclo di vittorie e successi, non fa mai male voltarsi indietro e fermarsi per un istante a guardare il passato, non per nostalgia me per poter imparare dai più grandi.