Il confronto con gli anni passati è devastante. L’andamento di Boateng, sia in campo che in fase realizzativa, potrebbe venire definitivo spread: un primo anno di ambientamento con qualche alto e qualche basso prima dell’exploit del secondo anno, proprio come il differenziale in questione. La prima stagione di Boateng fu quella delle grandi prestazioni con Brescia e Bologna nel giro di due settimane, dei due gol fino a questo punto della stagione. L’anno seguente a questo punto del campionato i gol erano sei, e nell’aria c’era l’andata dei quarti di Champions League contro l’Arsenal nella quale Boateng mise a segno un gol capolavoro. Poi quest’anno: l’unico gol è quello di Catania, le critiche invece sono molteplici.
Da un giocatore delle sue potenzialità, in una stagione dove i veri top player dovevano prendere in mano la squadra, ci si aspettava, fino a questo punto, molto di più. E, come Pato, la storia di Boateng in rossonero potrebbe presto concludersi: prima, però, c’è da finire un campionato e centrare un obbiettivo importante. Con un Boateng in più.
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This post was last modified on 12 Febbraio 2013 - 22:09