Predestinato a lasciare il Milan nella prima finestra di mercato; estiva o invernale non era importante, l’importante era lasciarlo partire per alleggerirsi di un peso e per permettergli di cercare le giuste motivazioni lontano da Milano
Trequartista, falso nove e falso dieci: Allegri non riusciva a trovare il posto giusto per un nervoso e inconsistente Boateng. Il suo rendimento era nettamente insufficiente: in quattro mesi ha messo a referto solo ammonizioni e espulsioni; in Campionato un solo assist e una sola rete, entrambe contro il Catania a fine Novembre, e in Champions League un assist contro lo Zenit San Pietroburgo. Ad inizio 2013 la svolta. Massimiliano Allegri è sempre rimasto confidente delle potenzialità del ghanese. Nonostante le prestazioni opache, il centrocampista è sempre stato impiegato con una certa regolarità. Le voci che circolavano e la voglia di rivalsa del tenace calciatore hanno invertito la tendenza consentendogli di ritornare una delle pedine insostituibili dello scacchiere di Allegri.
Finalmente negli ultimi due mesi si è rivisto in campo il vero Boateng. Assist e reti ne hanno confermato il suo immenso valore. La grinta e la voglia di dimostrare chi è davvero, gli hanno permesso di riguadagnarsi la fiducia dell’ambiente rossonero e dei tifosi. Da inizio anno ad ora ha inanellato una serie di prestazioni ottime, di alto livello: quattro assist, precisione e finalmente buon calcio; inarrestabile contro Barcellona e Inter. Grazie alle ultime due partite, sono riaffiorati i ricordi dell’anno dello scudetto. La prestazione contro i catalani è stata impreziosita da una splendida rete, decisiva nella vittoria finale del Milan. I rossoneri non possono fare a meno di un giocatore dell’esperienza di Boateng nel reparto offensivo, un giocatore con una personalità così strabordante da incutere timore agli avversari quando è in campo.
This post was last modified on 26 Febbraio 2013 - 19:05