Nell’intervento di ieri alla trasmissione “Ballarò”, come riportato dalla “Gazzetta dello Sport”, l’ex premier ha ribadito un concetto già espresso nelle scorse settimane: “Dovrò di nuovo abbandonare il club ma tranquilli: lo lascio in buone mani“. Il numero uno di Via Turati ha precisato i motivi che lo hanno spinto a scendere nuovamente in politica, obbligandolo, inevitabilmente a mettere in secondo piano le altre sue occupazioni: “Mi preparavo a un tramonto operoso, avendo fondato una fondazione a nome di mio padre per costruire ospedali nel mondo. Stavo per aprire l’università della libertà e per dedicarmi al Milan, che adesso dovrò di nuovo accantonare. Però è in buone mani. Dai sondaggi emergeva che, dopo l’appoggio dato al governo dei tecnici, molti nostri elettori erano caduti nell’area dell’astensione, e per questo ho deciso di ritornare in politica”.
Il Cavaliere conclude poi con una metafora tra il politico e il calcistico: “Se mi confermerei allenatore dell’Italia? Io all’allenatore del Milan do tutti gli strumenti per vincere lo scudetto“.
UPDATE (11.30): Silvio Berlusconi, intervenuto questa mattina a Radio24, è tornato a parlare di Mario Balotelli: “Mela marcia? Io parlavo del rischio per la pace e la cordialità nello spogliatoio, ma ho incontrato Balotelli recentemente, anche se ancora è una conoscenza superficiale, mi è parso un bravo ragazzo, una brava persona. Se il suo acquisto porterà più voti? Non sono paragoni che si possono fare. Non c’è stato nessun pensiero, nemmeno lo 0,0%, sull’influenza di Balotelli sulla campagna elettorale, anche perché se i 6 milioni di milanisti sono contenti, tutti gli altri tifosi sono scontenti…“.
This post was last modified on 6 Febbraio 2013 - 14:44