Berlusconi: “Ritorno in politica, ma lascio il Milan in ottime mani. Balotelli? Un bravo ragazzo”

SilvioSiamo in pieno clima elettorale, ma Silvio Berlusconi non rinuncia a parlare di quella che ha sempre definito “la sua creatura, il Milan.

Nell’intervento di ieri alla trasmissione “Ballarò”, come riportato dalla “Gazzetta dello Sport”, l’ex premier ha ribadito un concetto già espresso nelle scorse settimane: “Dovrò di nuovo abbandonare il club ma tranquilli: lo lascio in buone mani“. Il numero uno di Via Turati ha precisato i motivi che lo hanno spinto a scendere nuovamente in politica, obbligandolo, inevitabilmente a mettere in secondo piano le altre sue occupazioni: “Mi preparavo a un tramonto operoso, avendo fondato una fondazione a nome di mio padre per costruire ospedali nel mondo. Stavo per aprire l’università della libertà e per dedicarmi al Milan, che adesso dovrò di nuovo accantonare. Però è in buone mani. Dai sondaggi emergeva che, dopo l’appoggio dato al governo dei tecnici, molti nostri elettori erano caduti nell’area dell’astensione, e per questo ho deciso di ritornare in politica”.

Il Cavaliere conclude poi con una metafora tra il politico e il calcistico: “Se mi confermerei allenatore dell’Italia? Io all’allenatore del Milan do tutti gli strumenti per vincere lo scudetto“.

UPDATE (11.30): Silvio Berlusconi, intervenuto questa mattina a Radio24, è tornato a parlare di Mario Balotelli: “Mela marcia? Io parlavo del rischio per la pace e la cordialità nello spogliatoio, ma ho incontrato Balotelli recentemente, anche se ancora è una conoscenza superficiale, mi è parso un bravo ragazzo, una brava persona. Se il suo acquisto porterà più voti? Non sono paragoni che si possono fare. Non c’è stato nessun pensiero, nemmeno lo 0,0%, sull’influenza di Balotelli sulla campagna elettorale, anche perché se i 6 milioni di milanisti sono contenti, tutti gli altri tifosi sono scontenti…“.

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