“Galli in porta; Tassotti e Maldini terzini; Baresi e Costacurta centrali di difesa; Colombo, Rijkaard e, al centro della mediana, Ancelotti; Evani sulla sinistra e Gullit e Van Basten punte. Questo è il Milan che ha cominciato a vincere internazionalmente, il Milan che ho ragione di credere che, come è rimasto nel mio cuore nella notte magica e fantastica di Barcellona, è rimasto nel cuore di tanti tifosi milanisti. Questa è stata la squadra che qualcuno ha definito la migliore nella storia del calcio fino a quando non è arrivato il Barcellona. Anche il Barcellona si è affermato per un giuoco straordinario, spettacolare e vincente. Quindi credo che giustamente si possa dire che le due squadre che nella storia del calcio hanno rappresentato il vertice del giuoco sono il Milan dei tre olandesi e di Sacchi e il Barcellona di Messi”.
Il Presidente ha proseguito l’intervista elogiando la politica della “linea verde” portata avanti dalla dirigenza rossonera nel corso di questa stagione: “Investendo sui giovani, come Balotelli ed El Shaarawy, abbiamo gettato un ponte verso il futuro. Dopo la situazione che si è creata anche con la norma europea, è impossibile fare spese eccedenti la capacità di bilancio. Abbiamo perciò ritenuto di dover optare per una politica che preveda in squadra dei giovani, che abbiano 2-3 anni davanti per poter diventare protagonisti. Ci siamo dati 3 anni di tempo per tornare competitivi in Italia, in Europa e nel Mondo“.
Infine, un’inevitabile battuta sull’imminente sfida di Champions League contro il Barcellona: “Un pronostico per mercoledì? Sarà dura, ma nel calcio possono succedere anche i miracoli“.
This post was last modified on 20 Febbraio 2013 - 10:51