“Questo inverno c’è stato un incontro con il Milan per discutere di un eventuale prestito di Niang, ma la dirigenza rossonera ci ha risposto di no e ha deciso invece di prolungare il suo contratto fino al 2017. Anche quando è arrivato Balotelli abbiamo parlato con la società, ma Mbaye è rimasto titolare e questo ci fa piacere“. Riguardo l’aspetto extra calcistico, Ouadi tiene a precisare: “Non bisogna perdere di vista il fatto che tutto, nella sua vita, è successo molto velocemente: non ha avuto un’adolescenza, ha subito avuto delle responsabilità da adulto e ha già vissuto delle cose che altri, a venticinque anni, non hanno mai conosciuto. Serve pazienza e il giocatore potrà crescere e assimilare tutto”.
Ai microfoni del quotidiano transalpino, ha parlato anche Philippe Tranchant, allenatore del Caen B, la squadra giovanile del club normanno dove è cresciuto M’Baye: “Tutti i giorni lavora sulla tattica, non si è mai dato tanto da fare in vita sua in allenamento. In Italia, inoltre, si gioca molto sugli uno contro uno e questo si adatta bene al suo stile di gioco. Le sue potenzialità non sono mai state messe in discussione, ma con M’Baye il problema è sempre capire come gestirà il dopo, l’ottenimento di uno status. Ha una forma di indifferenza unica, a differenza di molti ha bisogno di essere sotto pressione per rendere al meglio“.
This post was last modified on 14 Febbraio 2013 - 14:55