A metà dicembre, i punti di distacco tra Milan e Inter erano dieci. I rossoneri ad inseguire i nerazzurri chevedevano la vetta della classifica non troppo da lontano. Dopo tre mesi e dieci gare giocate la situazione è cambiata notevolmente: il Milan, alla vigilia del derby, ha messo la freccia e sorpassato i cugini nerazzurri. Il percorso è stato impervio per entrambe le squadre, se il Milan ha reagito in maniera positiva e inanellato una serie importante di risultati, l’Inter si è arresa e ha perso gare importanti. Massimiliano Allegri era ad un passo da lasciare la guida del Milan, ma le ottime prestazioni della squadra l’hanno rimesso al posto che gli compete. Grazie a El Shaarawy, Pazzini e Balotelli ora è il Milan a vedere da vicino Juventus e Napoli.
La scalata inizia il 16 dicembre: il Milan dopo aver battuto il Torino alla sedicesima giornata, batte il Pescara con un sonoro 4-1; mentre l’Inter, reduce dalla vittoria contro il Napoli che gli ha permesso di avvicinarsi notevolmente alla vetta, viene sconfitta di misura all’Olimpico contro la Lazio. Nel turno successivo, il diciottesimo, è il Milan a subire una battuta d’arresto sempre all’Olimpico: sconfitta per 4-2 contro la Roma. L’Inter allunga di un punto pareggiando in casa contro il Genoa. Il 2012 si conclude con il Milan ad otto punti di distacco dai nerazzurri. Il 2013 inizia con i fuochi d’artificio: Milan-Siena 2-1 e Udinese-Inter 3-0. Rientro da incubi per la squadra di Stramaccioni, che vede dimezzarsi il vantaggio sui rossoneri. Nelle giornate successive, le due milanesi viaggiano a braccetto: un pareggio e una vittoria per entrambi.
Alla ventiduesima giornata di campionato, il Milan accelera, batte di misura l’Atalanta e avvicina l’Inter che pareggia in casa contro il Torino. Alla chiusura del mercato invernale i punti di svantaggio del Milan sono ancora tre. Tre punti in meno, ma con un Mario Balotelli in più. E’ proprio l’ex interista a firmare le reti che portano i rossoneri a colmare il gap sui cugini nerazzurri: mentre Balotelli segna una doppietta all’esordio contro l’Udinese, l’Inter perde clamorosamente per 3-1 contro il Siena. Il soprasso si realizza nelle due giornate successive. Dopo un’iniziale battuta d’arresto, coincisa con il pareggio contro il Cagliari e la vittoria dell’Inter sul Chievo, il Milan ingrana la quinta e sorpassa i nerazzurri. Debacle dell’Inter a Firenze, sconfitta 4-1 dalla Fiorentina; mentre il Milan batte il Parma a San Siro. Proprio alla vigilia del derby, è sorpasso!
Alla vigilia del derby, il Milan è in vantaggio di un punto su un Inter in crisi di risultati. La storia insegna che in questo tipo di partite non è possibile fare pronostici. Non esistono serie di vittorie o serie di sconfitte. Non esistono cinque, dieci o venti punti di distacco. Non esiste testa della classifica. Non esiste ultimo della classifica. Un derby è un derby. Non esistono squadre demotivate in una stracittadina. Le motivazioni si trovano, si devono trovare: non vince la squadra più in forma, ma vince la squadra che ha più voglia di farlo. La voglia di vincere i giocatori la devono trovare guardandosi attorno, vedendo e sentendo ottantamila persone che fanno il tifo per loro. Le curve, la tribuna, gli striscioni e la coreografia. Siamo ufficialmente in clima derby! Che vinca il migliore! Forza Milan!