Dopo essersi procurato il penalty per via di un fallo di Astori, intenzionato a impedirgli di effettuare una rovesciata indirizzata verso la porta, il Balo non ha incontrato problemi nel trasformare tale occasione nel gol del pareggio. Tutto facile, per lui. Palla da una parte ed estremo difensore dall’altra. Agazzi, che aveva cercato di gettarsi alla propria sinistra, non ha avuto scampo. Mario, come sempre, ha atteso fino all’ultimo prima di calciare e ha indirizzato il pallone dalla parte opposta a quella scelta dal portiere, vittima di conseguenza della dialettica degli sguardi Balotelliana, che nulla ha da invidiare alla dialettica degli sguardi portata alla ribalta da Jean-Paul Sartre.
Filosofia a parte, da quando ha iniziato la propria carriera da calciatore professionista, Mario non ha mai fallito l’esecuzione di un calcio di rigore. In merito, il suo score recita a oggi 11 penalties su 11 realizzati nell’arco dei novanta minuti di gara e due tiri dal dischetto su due infilati per quanto concerne la lotteria dei rigori, nella fattispecie, in occasione della finale di Supercoppa Italiana 2008/2009 e dei quarti di finale di Euro 2012. Insomma, numeri da serial killer dagli undici metri, che non lasciano spazio a confutazioni e speriamo possano proseguire a lungo. Per lo meno, per l’intero periodo di permanenza del Balo al Milan…
This post was last modified on 11 Febbraio 2013 - 19:02