Verso Siena: davanti con Robinho in partenza, Boateng (ancora) falso nueve e la sicurezza del Faraone

Milan vs. PescaraUno ha la testa già al Brasile; l’altro giocherà ancora in una posizione dove non ha mai convinto; l’ultimo è la sicurezza sulla quale dobbiamo (ancora una volta) aggrapparci. Milan-Siena, la prima giornata dopo le festività in programma domenica alle 15 a San Siro, per l’attacco rossonero rappresenterà l’ennesima (e ultima) prova per vedere all’opera il trio d’attacco più utilizzato da Allegri: largo a destra quel Robinho che oramai ha già un piede sull’aereo destinazione Brasile; in mezzo Boateng alla ricerca della sua vera identità; sulla sinistra la continuità di El Shaarawy che, prima o poi, dovrà svanire.

Un rebus. Allegri alla prima uscita del 2013 mischia le carte e dal mazzo dei moduli estrae un 4-3-3 molto allegro, dove in attacco fantasia e imprevedibilità non macheranno. Ma la fase difensiva? Il Faraone ci ha abituati a recuperi e corse verso la propria porta a recuperar palla; Robinho e Boateng devono ancora imparare a farlo. Il primo, oramai vicino all’addio ai colori rossoneri, giocherà dal primo minuto come se fosse una passerella finale: l’annuncio ufficiale del suo ritorno in patria potrebbe avvenire proprio il match di campionato. Il secondo, ostinato a giocare come falso nueve, a meno di clamorose sorprese giocherà la solito anonima partita in un ruolo non suo. Perchè non farlo ritornare mediano della incursioni devastanti?

Il reparto offensivo verso Siena è un puzzle da mettere in ordine: Robinho all’ultima uscita, Boateng all’ultima chiamata da finto centravanti e El Shaarawy all’ultima -sperando nell’arrivo di qualche top player là davanti- da goleador che deve sempre mettere a posto la situazione. Mettetevi comodi, la gara interna col Siena sarà molto più che una semplice giornata di campionato.

Twitter: @SBasil_10

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