Esce Ambrosini, si rovescia il Milan e si chiude la qualificazione

Juventus - Milan Coppa Italia Tim 2012-2013Sembrava impossibile ma stava per succedere davvero: Traoré, quel colpo (al cuore) di mercato, l’invisibile maliano che sin qui aveva disputato la bellezza di una sola presenza (in campionato contro il Cagliari a San Siro), ha avuto sui piedi la palla della speranza, la colossale occasione per salvare il Milan ed entrare nella memoria del presente rossonero. Sembrava, ed era, impossibile.

Poca sfortuna, tanta, troppa precisione e così quel sinistro potente da centro area al minuto 119 è andato ad un passo dal 2 a 2, ma ha anche confermato l’illusione del centrocampista francese. Storari è stato anche fortunato, ma da quella posizione e in quei momenti, decisivi, certi palloni devono entrare in rete, finire in fondo al sacco perché così dev’essere. Lo meritava il Milan, dopo aver disputato una partita autoritaria e senza paura, con un primo tempo (stranamente) migliore del secondo. Gli episodi e il solito, dannato, Vucinic in versione Tim Cup hanno fatto il resto, conducendo alla vittoria la Juventus, che si è confermata comunque più forte.

Un’eliminazione con una rimonta subita fa ancora più male, una sconfitta che si è materializzata e percepita quando i rossoneri hanno perso un capitano carismatico come Ambrosini, costretto a lasciare il cambio proprio a Traoré. Ambro ha spronato e lottato, corso e rincorso: è stata l’anima del Milan di ieri sera. E senza di lui il respiro del Diavolo si è fatto più affannoso, lento e difficile: in quel momento si è scritta la storia della semifinale che condannava il Milan. L’immagine di quel frame di Bakaye Traoré, ahinoi, rimarrà nella nostra testa per parecchio tempo, perché è stato suo l’errore, merita di essere definito così, che ha messo fine alla sfida contro la Juve ed eliminato i rossoneri dall’unico trofeo “alla portata” che si poteva vincere in quest’anno di rifondazione. Una prestazione, breve ma insufficiente, che deve far riflettere, così come la sconfitta del Milan: intervenire sul mercato (anche e ancora in uscita) è sempre più necessario.

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