Passano gli anni, gli allenatori, i giocatori e le strategie sul mercato, lui però resta. Mauro Tassotti senza il Milan non ci sa proprio stare e il Milan non ha la benché minima intenzione di lasciarselo sfuggire. Da oggi sulla carta d’identità gli anni sono 53, 33 dei quali in rossonero. Una leggenda la sua, una favola ma soprattutto un grande amore che lo ha persuaso a restare pur senza mai vedere accese le luci della ribalta.
Impeccabile da calciatore, con quel suo “tutto un altro passo” sulla fascia che per quasi 20 anni ha fatto le fortune del club della vita. Impeccabile da Mister della Primavera con la quale ha vinto due volte il prestigioso torneo di Viareggio. Impeccabile da vice Ancelotti a far da spalla ai successi in Italia, in Europa e nel mondo. Impeccabile anche con un allenatore “per caso” come Leonardo e poi in tandem con Allegri. Amico, maestro, guida e…
Insegnante. Perché la fase difensiva è e resta il suo pezzo forte. Così da Nesta, a Thiago Silva, passando per Bonera, Zapata e Acerbi. In tanti questi anni sono passati all'”accademia Tassotti” e di certo c’è che tutti sono migliorati. I due risultati più bell sono però due rossoneri doc come Ignazio Abate e Mattia De Sciglio. Aiutati, costruiti, cresciuti e difesi. “Con Mister Tassotti mi fermo sempre a vedere gli errori che commetto in gara per evitare di ricaderci ancora” ha rivelato il 20enne terzino più in forma del momento.
A doverlo ringraziare sono in tanti, a loro, augurandogli un felice compleanno, ci uniamo anche noi.