Capitano, anzitutto come stai?
“Tutto bene, mi sto riprendendo al meglio anche dal punto atletico. Ho buoni segnali. Credo che sabato giocherò almeno qualche minuto nell’amichevole di Monza”.
Quali obiettivi ti sei posto per queste prime settimane del 2013?
“Dal punto di vista personale mi aspetto di recuperare completamente la forma migliore. Già è incoraggiante aver anticipato i tempi di rientro. Poi, sul piano della squadra, ci attende un mese delicato con il Torneo di Viareggio”.
Come giudichi il girone del Milan?
“E’ un gruppo difficile. Newcastle e Congo sono avversari di primo piano, per non parlare dell’Empoli che a livello giovanile ha sempre fatto benissimo”.
Forzatamente fuori dal campo, che voto dai ai tuoi compagni in questa prima parte della stagione?
“Nessun voto, per carità. Dopo i primi peccati di ingenuità e poca personalità, abbiamo trovato la quadratura giusta. Non siamo obbligati a vincere, ma a fare di tutto per vincere”.
Quali sono stati le principali difficoltà dell’avvio?
“La squadra è cambiato tanto, più dell’anno scorso quando ci eravamo ripresi più rapidamente. Siamo uno dei più giovani della categoria, ma con la volontà e l’impegno raccoglieremo quanto seminato finora. Dobbiamo centrare le Final Eight, che sono una lotteria, e prima ancora fare bene a Viareggio”.
L’abbondanza è un problema o un vantaggio?
“C’è sana competizione nello spogliatoio, va bene così”.
Il tuo infortunio contro il Verona ha pesato anche per aver perso la fascia di capitano appena conquistata. Pronto a rimetterla al braccio?
“All’inizio è stata dura, poi ho colto l’infortunio come un’opportunità. Il tempo trascorso fuori dal campo non è stato perso, ma utile per migliorarmi sulla tattica, sulla tecnica, sul fattore fisico e, soprattutto, sulla testa”.
Senti la responsabilità di una grande fiducia del Mister?
“E’ un piacere lavorare con lui e col suo staff. Mi sono sempre trovato bene”.
Il Milan, intanto, punta sui giovani anche per la Prima Squadra. De Sciglio cosa ti racconta?
“Mattia è un amico e un esempio da prendere in considerazione. La politica del Milan è incoraggiante per tutti noi. Per me è stata un’emozione veder esordire Ganz, Cristante e Petagna”.
A proposito di Petagna, ti aspettavi il suo exploit?
“Ci avrei scommesso, era da un po’ che stava facendo bene”.
E il tuo futuro? Quali obiettivi hai messo nel mirino?
“Penso a dare il massimo in tutti gli allenamenti, con la consapevolezza che nessuno può garantirmi un traguardo perché i risultati sono una conseguenza di ciò che si fa. Sogno la Prima Squadra, ma poi c’è differenza tra sogni e obiettivi. Speriamo di crescere”.
C’è un modello al quale ti ispiri?
“Ambrosini, un vero esempio per le sue caratteristiche di leader e trascinatore”.
(Foto dal profilo Twitter di Filippo Lora)
This post was last modified on 11 Gennaio 2013 - 13:05