Questa stagione non ha giocato molto, ma il fiuto del gol per “il nuovo Inzaghi” è sempre attivo: in sette partite con i gialloblù, Paloschi ha già realizzato cinque gol di cui una tripletta a Genova contro i rossoblù di Del Neri che ha nuovamente acceso i riflettori su un giocatore che ha sempre promesso bene, fin dai primi anni di settore giovanile risalenti oramai al lontano 2002. Dopo il gol-lampo con il Siena in un pomeriggio che lo fece arrivare direttamente in paradiso senza passare dalla Terra, Paloschi ha girato mezza Italia: prima l’esperienza di Parma (16 gol in 58 presenze), poi Genoa (2 gol in 12 presenze), infine adesso a Verona con il Chievo.
23 anni, un anno in meno di Pato e forse solo il cognome troppo italiano che lo ha fermato: siamo sicuri che se si chiamasse “Paloschinho” o “Paolao” adesso costrebbe una fortuna e sarebbe già titolare accanto ad El Shaarawy. In una stagione come questa, giovani e fiducia devono essere due parole chiave nella quotidianeità del Milan. Sperando nella conferma di Paloschi, tanti auguri Alberto!
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