Da quel momento in poi, però, arriva la svolta. Una settimana dopo El Shaarawy firma il successo interno striminzito contro il Genoa e, quella che sembrava una vittoria neanche tanto convincente contro una diretta concorrente per le zone basse della classifica, diventa solo la prima di tante partite vincenti. Nelle successive 14 gare, infatti, il Milan conquista 9 vittorie, 3 pareggi e solo 2 sconfitte contro Fiorentina e Roma. Se il campionato fosse iniziato a fine ottobre il Diavolo sarebbe in testa, questo dicono i numeri, questo dicono le statistiche. Certo è solo un gioco, ma i numeri di solito non mentono e spesso descrivono al meglio i fatti.
Tornando alla prima parte di stagione, il Milan aveva già distacchi enormi dalle prime, dato che racconta come, l’attuale quinto posto con sei punti di distacco dalla zona Champions, rappresenta quantomeno un traguardo impensabile fino ad un paio di mesi fa. La Juventus capolista ha portato il suo massimo vantaggio dai rossoneri a 17 punti (ora sono “solo” dodici), l’Inter a 13 (ora sono addirittura tre), la Fiorentina a 11 punti ed ora è stata superata. I cinque punti recuperati alla Lazio nelle ultime due gare, infine, raccontano il resto di una rimonta che non è stata completata ma che è certamente ad un ottimo punto.
Del resto Allegri l’aveva detto in tempi non sospetti. “Non dobbiamo guardare la classifica ora, ci faremmo solo del male. Bisogna infilare un filotto di successi consecutivi e poi a febbraio vedremo dove saremo, ma vi dico che la nostra classifica sarà molto più gratificante”. Beh il buon Max ci ha preso e, dopo l’ultima caduta di Roma prima di Natale, il 2013 racconta di un Milan in testa nella speciale graduatoria del nuovo anno. 10 punti in 4 partite, come il Napoli ed il sempre più sorprendente Catania, 3 in più della Lazio, 5 della Juve e dell’Inter e addirittura 8 e 9 rispettivamente su Roma e Fiorentina.
This post was last modified on 28 Gennaio 2013 - 16:33