“Se mi chiamasse il Milan cosa farei? È chiaro che vengono un po’ di pensieri in testa – ha spiegato il tecnico del Parma ai microfoni di Rtl 102.5 – e un po’ di difficoltà ci sarebbero“.
Ulteriormente incalzato, l’ex commissario tecnico della Nazionale ha aperto all’ipotesi: “Vedremo, mai porre limiti alla Provvidenza, ma non c’è stato assolutamente alcun contatto con il Milan. Se dovessero chiamare io da persona corretta risponderei. Quando uno chiama l’altro risponde, poi dopo ci si parla, si discute, ci si saluta“.
La carriera di Donadoni, d’altronde, è legata ai colori rossoneri: dal 1986 al 1999 (con parentesi nei New York Metrostars dal 1996 al 1998). Il suo score parla chiaro: 390 presenze ufficiali, condite da 23 reti. Con 6 scudetti vinti, 4 Supercoppe italiane, 3 Champions League, 2 Supercoppe europee, 2 Coppe Intercontinentali.
A frenare su un addio del suo tecnico ci aveva pensato in mattinata il presidente del Parma, Tommaso Ghirardi: “Donadoni almeno un anno resta. Ne abbiamo parlato, ha motivazioni molto serie. Il mercato è sempre strano, ma io sono tranquillo perché conosco l’uomo. Mi sembrerebbe strano che mi chiedesse di andare via tra due mesi“.
