13 gennaio 2013: il Milan (sempre di Allegri, visti i tempi) torna a Marassi contro una Sampdoria uscente da due anni da incubo. E con Milan, anche Emanuelson tornerà nella stadio dove la sua avventura rossonera ebbe inizio. In due anni, l’olandase è stato utilizzato dal tecnico milanista come un jolly, una variante da poter mettere dove serviva: è stato terzino, mezz’ala, trequartista, attaccante esterno e nella testa di Allegri balenava anche l’idea di provarlo come falso nueve, “alla Boateng” per intenderci. Le sue prestazioni sono state altalenanti quanto la sua crescita: in alcuni momenti della stagione sembrava potesse essere finalmente sbocciato prima di tornare un giocatore nella media, da 12esimo uomo nel Milan allegriano.
Ma i numeri sono dalla sua parte: 73 presenze e 5 gol in due anni di Milan sono il segno che lo spazio per Emanuelson c’è sempre stato. Ha ricevuto molte critiche, ma l’impegno sempre messo in campo paga. Non sarà un top player, ma per vincere uno Scudetto servono anche normal player come lui.
Twitter: @SBasil_10
This post was last modified on 12 Gennaio 2013 - 17:56