Un livello che, secondo le stime degli analisti finanziari, la squadra inglese può mantenere nella stagione in corso. Anche il Milan è cresciuto (a 257 milioni, +9%), ma non a sufficienza per contenere la corsa del City. Gli inglesi quindi possono effettuare una cessione che dal punto di vista finanziario è un vero ‘flop’. Il Manchester ha infatti pagato Balotelli un totale di circa 28 milioni di euro (bonus compresi) per l’acquisto del cartellino, più almeno 20 milioni (lordi) destinati allo stipendio del calciatore, senza tra l’altro averne in cambio prestazioni risolutive per i suoi risultati sportivi. Fa un totale molto vicino ai 50 milioni, mentre dalle prime indicazioni ne incassano una ventina (più piccoli bonus legati ai risultati di SuperMario e del Milan) diluiti in molti anni.
Ma in quel di Manchester non si scompongono: secondo lo studio Deloitte, basato sui bilanci societari e che quindi non considera plusvalenze o perdite da acquisti o cessioni di calciatori, la società inglese può vantare un’occupazione dello stadio al 99% (contro il 61% del Milan, che comunque deve gestire un San Siro molto più grande) e ricavi ‘commercial’ (soprattutto sponsor e merchandising) esplosi a 139 milioni contro i 97 milioni del Milan, che pur è la squadra italiana che in questo comparto ha di gran lunga i risultati migliori. Buona parte di questi ricavi viene dall’accordo decennale con la Etihad Airways, guarda a caso di Abu Dhabi, per una cifra ufficiosa superiore ai 450 milioni di euro, un contratto che è sotto osservazione da parte dell’Uefa. Ma poco conta: lo sceicco Mansour, che pur era un grande estimatore di Balotelli, ha scelto il City per aprire il grande mercato inglese ai suoi affari e sta facendo crescere economicamente la ‘vecchia’ società calcistica di Manchester anche per poter affrontare cessioni in perdita come questa.
(Fonte: Ansa)
This post was last modified on 30 Gennaio 2013 - 12:12