Purtroppo, invece, non è stato affatto così: Binho, alla presenza numero cento in rossonero, ha ancora una volta palesato tutti i suoi limiti di tenuta non soltanto a livello fisico, ma anche e soprattuto mentale. La concentrazione non è mai stato il suo punto forte (certi clamorosi errori sotto porta son da sempre qui pronti a dimostrarcelo), ma certo mai ci saremmo aspettati un impatto sulla partita quasi pari a zero.
Che le voci di mercato influiscano su questo rendimento così altalenante e scadente? Probabile. Certo, però, che a questo punto sorge spontanea un’ultima domanda: che senso ha trattenere con la forza un giocatore con la testa e il cuore già proiettati in Brasile?
This post was last modified on 14 Gennaio 2013 - 11:09