Anche Adriano Galliani ha dovuto tessere la tela più volte per portare Mario Balotelli al Milan. Ma, a differenza di Penelope, ha potuto contare del grande aiuto di Mino Raiola, il procuratore che tutto può nel mercato europeo (e non solo). E così l’arrivo di SuperMario è stato reso possibile da una serie di circostanze che, una dopo l’altra, hanno composto il mosaico.
La maggior parte dei tasselli sono noti: dalla recente rottura con Roberto Mancini, con tanto di foto della rissa circolate in tutto il mondo, al più antico irrigidimento dei rapporti tra Milan e Manchester City dopo la fumata nera per l’affare Tevez, in mezzo a multe, bravate, notizie di gossip che hanno tormentato la stagione di Balotelli in Inghilterra.
La svolta, secondo quanto riferito da Carlo Laudisa sulla Gazzetta dello Sport, è arrivata il 19 dicembre, quando il bomber italiano decise di citare in giudizio il City. Dopo ore di trattative l’entourage di Balo decide di soprassedere in cambio del via libera alla sua cessione a gennaio.
In tutto questo la mano di Raiola è stata decisiva per abbassare il prezzo verso la quota dei 20 milioni di euro, agendo in silenzio, senza esporsi pubblicamente nel commento di alcuna notizia sul suo assistito. Come quando parlò solo di “dispiacere” di fronte alla “mela marcia” di Silvio Berlusconi . Il giocatore ha fatto la sua parte, ribadendo la volontà di andare al Milan anche quando Beppe Marotta nella serata di lunedì era riuscito a pareggiare l’offerta di via Turati.
This post was last modified on 31 Gennaio 2013 - 21:52