Ultime palpitanti ore di mercato, ultime attese, ultime speranze, poi si tireranno le somme. L’impronta però c’è e difficilmente ci sarà un nuovo acquisto in grado di “insabbiarla”. Mario Balotelli è arrivato per essere e sentirsi protagonista. Sono bastate poche ore per riportare entuasiamo e riaccendere la passione che per molti si era affievolita con il passare delle cessioni. Qualcosa di fenomenale quindi Mario lo ha già fatto, in attesa di diventare Super in campo a suon di gol.
Chi invece non ha più bisogno di banchi di prova è Adriano Galliani. Da decenni autentico fuoriclasse nel suo ruolo, negli ultimi tempi ha dovuto reinventarsi manager con un portafogli semi vuoto e una squadra da fondare nuovamente. Bravi tutti a comprare quando le possibilità economiche sono, più o meno illimitate, un po’ meno quando c’è da lavorare ai fianchi, limare i dettagli perché non si può usare nemmeno un milione di euro di troppo. La fantasia di Kakà, l’astuzia di Inzaghi, la grinta di Gattuso e la precisione di Thiago Silva. Nella trattativa che ha portato Balo a vestire rossonero c’è tutto questo e forse un pizzico di più.
Dietro c’è un amore reciproco e mai nascosto. Quello di Mario per il Milan, quello del Milan per Mario e quello di Galliani stesso per l’attaccante ex Inter. La base della trattativa è stata proprio la voglia di coronare questa love story che oramai tutti sapevo che prima o poi sarebbe sbocciata. E allora non dimentichiamoci che la regola vale per tutti e che certi amori…
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