Mercato con alti e bassi questa settimana. Se nei sette giorni appena trascorsi è stato portato a termine l’acquisto di Zaccardo dal Parma, senza dubbio pedina fondamentale per la difesa, e si è riscattato l’intero cartellino di Constant, le cui prestazioni sono in continuo miglioramento, sembrano essere tramontate in maniera definitiva le possibilità di vedere arrivare il figliol prodigo Kakà e la stella Drogba a Milanello. Senza contare che anche un obiettivo importante come il giovane Santon pare ormai definitivamente sfumato. Le dichiarazioni di Berlusconi e Galliani in merito all’impossibile arrivo di grandi nomi hanno fatto infuriare buona parte dei tifosi, che tuttavia sperano ancora nell’arrivo di Balotelli, visto che l’offerta del Milan pare sia molto vicina alle pretese del Manchester City e che la punta della Nazionale sia ormai ai margini del progetto Mancini. Insomma, grandi nomi non ne sono arrivati, sembrano lontani dal concretizzarsi, ma la speranza è l’ultima a morire. Inoltre, l’arrivo di Zaccardo, la conferma di Constant e le cessioni di Acerbi e Mesbah avranno attirato un po’ di consensi. STAGNANTE.
Anche se il mercato rimane avaro di grosse soddisfazioni, i tifosi milanisti possono “consolarsi” con la striscia positiva del Diavolo, che nel 2013 non ha mai perso in Campionato, cumulando 10 punti in 4 partite e risucchiandone, nel solo mese di gennaio, 3 alla Lazio, 8 alla Roma, 9 alla Fiorentina e 5 alla Juventus. Il tutto condito dal quinto posto in solitaria. La vittoria di ieri, inoltre, è arrivata su un campo ostico e molto difficile. Tradotto: la zona Champions non è più un’utopia. IN RIALZO.
Nota negativa della domenica, oltre all’eccessiva scorrettezza vista sul campo di Bergamo, è il secondo tempo dei ragazzi di Allegri, che hanno subito troppo un’Atalanta costretta in 10 uomini per l’espulsione di Brivio al 57’. Con una seconda frazione di gioco tutta da disputare in superiorità numerica, infatti, i rossoneri si fanno schiacciare dai padroni di casa e non riescono a produrre niente di che in zona gol, salvo una clamorosa occasione fallita da Flamini all’80’. Troppo poco, comunque, per non far venire i brividi ai tifosi sugli spalti. È vero, la risalita continua, ma gli errori del secondo tempo di Bergamo non devono più ripetersi, perché non andrà sempre così bene. IN RIBASSO.