Allegri: “Drogba? I campioni sono sempre ben accetti. Obiettivo posto in Champions e andare più avanti possibile in questa stagione”

Allegri Milan-Bologna (SpazioMilan)

Massimiliano Allegri non vuole farsi distrarre dal mercato e pensa al futuro, ma esclusivamente della sua squadra attuale. Al resto ci penso Galliani e, visti i tanti precedenti, l’allenatore rossonero, in onda su Sky Sport 24, può stare tranquillo: “Drogba è un’operazione complicata, ma Galliani sa benissimo come portarle a termine nel caso ci fossero delle possibilità. Parliamo di un campione che darebbe sicurezza all’ambiente. Sicuramente il suo arrivo aumenterebbe il tasso tecnico, ma i ragazzi stanno facendo bene. Kakà? E’ complicatoPuntiamo al terzo posto anche se è difficile ma non impossibile, non abbiamo poche squadre davanti e ad ogni punto perso per chi insegue sembra tutto nero. ”.

Testa e gambe all’Atalanta, al campionato e ad un girone di ritorno da protagonisti: “Dobbiamo pensare solo a lavorare e migliorare. L’obiettivo è quello di disputare un ottimo ritorno di Serie A, dando continuità ai buoni risultati che stiamo ottenendo. Non sarà facile, ma tra poco ricomincerà anche la Champions League e ci sarà il derby: dovremo essere bravi a cercare di rimanere attaccati ai vertici della classifica. Il Barça ci rispetta, anche se sappiamo di affrontare la squadra più forte del mondo. Ma la Champions è una competizione a parte e con un po’ di fortuna nel doppio confronto può succedere di tutto. Quest’anno abbiamo intrapreso una nuova strada costruita sui giovani, il Presidente Berlusconi ad inizio stagione ha voluto mettere in pratica questo progetto e porteremo avanti questa idea. Ci vuole ancora del tempo per metabolizzare questo cambiamento epocale, mi aspettavo delle difficoltà, ma forse meno…”.

Tra giovani e certezze Allegri conclude: “Montolivo sta facendo bene e con il Bologna mi è piaciuto, ma adesso dobbiamo pensare subito all’Atalanta. Niang? Andiamoci piano, è intraprendente ma anche molto giovane. Credo che come esterno renda al meglio. Robinho aveva la testa da un’altra parte, è difficile rimettersi a posto mentalmente e fisicamente dopo quello che è successo. De Jong? E’ stato l’acquisto più importante del nostro mercato estivo. Quando si è al Milan è normale essere al centro dell’attenzione, la mia panchina è sempre traballante e anche i giocatori lo devono sapere. Bisogna cercare di gestire meglio certe fasi della partita, con la consapevolezze che le critiche possono essere prese come uno stimolo per il futuro”.

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