Un po’ di scetticismo da parte di qualcuno? Forse, ma Mario ha dimostrato in quest’inizio di stagione che nel Milan può starci eccome, perché l’apporto che dà alla causa rossonera è di quelli irrinunciabili; e, si badi, non è solo “uomo spogliatoio”, collante tra la vecchia generazione e i tanti nuovi acquisti, esempio di sportività ed umiltà al servizio della squadra. Yepes è anche “uomo di campo”, nel senso migliore del termine: posizionamento, tempismo, abilità aerea, il tutto condito da un’invidiabile forma fisica, lo hanno reso indispensabile in una difesa, quella di Allegri, che fatica a trovare solide fondamenta su cui poggiarsi.
Regge ancora benissimo il confronto con gli attaccanti della Serie A ed in Europa serve tutta la sua esperienza per guidare i compagni di reparto, ecco perché il tecnico livornese lo utilizza con regolarità inaspettata per un classe 1976 ed i tifosi del Diavolo lo hanno consacrato ad autentico idolo. A giugno scadrà il suo contratto, deciderà insieme a Galliani il da farsi, ma siamo certi che l’ad rossonero tenterà di tutto per convincerlo a restare, perché dire di no a chi si è conquistato un posto nel cuore dei rossoneri è tremendamente difficile, nonostante la carta d’identità.
This post was last modified on 8 Dicembre 2012 - 00:08