Verso Roma: Boateng sì, Bojan no

BojanStasera, mentre Boateng sarà uno dei componenti del tridente d’attacco di movimento incaricato di sfruttare al meglio gli svarioni tattici e difensivi della Roma, Bojan Krkic inizierà l’incontro da spettatore. Salvo ripensamenti dell’ultim’ora, sarà questa la scelta di mister Allegri.

Nonostante sia stato protagonista di un inizio di stagione da dimenticare, il Boa ha ancora la fiducia di Max. Il numero 10 annovera infatti nel proprio repertorio la potenza, l’irruenza, l’inclinazione all’inserimento e l’imprevedibilità, qualità in grado di mutare il volto delle partite, specie contro squadre che concedono varchi e azioni di rimessa. Diverso è il discorso inerente l’ex Barcellona, che assicura movimento e rapidità, ma manca di fisicità, dote indispensabile per destreggiarsi nel nostro campionato. Ma non finisce qui.

Bojan palesa limiti inerenti la concretezza: suole specchiarsi un po’ troppo con il pallone tra i piedi, intestardendosi di conseguenza nell’azione personale e rinunciando alla conclusione dalla distanza. Dulcis in fundo, pecca in incisività sotto porta. Trattasi di una costante, non c’è stato incontro che abbia fatto eccezione, nemmeno Milan-Reggina di Coppa Italia.

Ecco perché il nostro tecnico preferisce affidarsi a un Kevin Prince che, seppur nella sua discontinuità, ha contribuito al trionfo contro la Juventus e ha fatto esplodere di gioia i tifosi rossoneri accorsi al Massimino di Catania. Sia chiaro, Krkic non è stato accantonato, avrà altre occasioni per stupirci. Ma alla luce di quanto visto fino ad ora, spazio al Boa furioso.

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