Nella conferenza stampa della vigilia Massimiliano Allegri ha serenamente lasciato intuire alcuni nomi dell’unidici che affronterà stasera lo Zenit. L’acquisizione del passaggio del turno in terra belga di due settimane fa, permette al Mister di scegliere la formazione senza eccessivi patemi, concedendo la possibilità di rifiatare agli stakanovisti di lusso come El Shaarawy che non partirà dal primo minuto, o come Montolivo e Mexes, entrambi non convocati e comodamente seduti in tribuna.
Storicamente il Milan non è solito brillare nei match di Champions con la qualificazione già in tasca, dove i punti sono importanti solo per ranking e premi Uefa, ma in annate come questa mantenere alta la tensione dello spogliatoio è fondamentale in tutte le circostanze ed allora ben venga un turnover solo parziale.
Si rivedrà Djamel Mesbah, il quale fin qui ha disputato solo 96 minuti in campionato, nella sfida persa al Friuli contro l’Udinese. L’algerino già in estate sembrava potesse lasciare Milanello, ma la mancanza di gerarchie ferree sulla sinistra lo ha persuaso a rimanere. Non ha potuto finora giocarsi al meglio le sue carte soprattutto a causa di qualche guaio fisico e la sensazione è che la società potrebbe concordare con lui un prestito già a gennaio, Torino e Palermo le papabili destinazioni. Adriano Galliani nella giornata di ieri ha espresso, ancora una volta, la volontà di sfoltire la rosa. A Djamel rimane ‘l’ultima chance’ per convincerlo a cambiar idea sul suo conto.
In una condizione simile troviamo Mathieu Flamini. Nei mesi estivi una travagliata trattativa per il rinnovo contrattuale, lo ha portato a firmare per un solo anno, con conseguente riduzione di due terzi dell’ingaggio. Sporadiche le sue presenze in questa stagione, il che lascia intendere che anche la sua posizione sia in bilico. E’ sceso in campo tre volte in campionato e una in Champion’s League, ma più in generale ha faticato ad imporsi a Milano in questi 4 anni, se si esclude parte della stagione dello scudetto, e non è un segreto che in via Turati avessero aspettative diverse sull’ex Arsenal. Contro gli uomini di Spalletti è lecito aspettarsi comunque una prova d’orgoglio del francese.
Ci sarà spazio anche per Emanuleson e Pazzini, ma per loro la questione è ovviamente differente. Quest’oggi ritroveranno infatti una maglia di titolare con lo Zenit dopo qualche panchina. L’olandese nel 4-2-3-1 era titolare inamovibile. Le sue qualità tecniche e il suo dinamismo apparivano quasi imprescindibili in quel modulo. Nello stesso contesto il Pazzo, essendo l’unica vera prima punta era spesso favorito sui compagni di reparto. Tutti e due sono al momento ‘penalizzati’ dal nuovo schieramento , il 4-3-3 con Boateng finto centravanti. Per loro stasera è la gara perfetta per dimostrarsi pronti.
Vincere aiuta a vincere. Battere di nuovo l’Incredibile Hulk potrebbe infondere la giusta carica per il rush finale di questo altalenante 2012.
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