Sul punto di battuta c’è Riccardo Montolivo, mentre Boateng e Mexes prendono posizione in area. La mezz’ala di Caravaggio opta per un’apertura piuttosto velleitaria sulla destra, alla ricerca di Philippe, che è costretto a uscire dall’area. A questo punto, il popolo rossonero immagina che il francese metta la palla a terra e aspetti la sovrapposizione di un compagno. Lo stesso pensiero balena nelle menti dei difensori dell’Anderlecht, che alleggeriscono la pressione. E invece no. Nulla di tutto questo.
Philippe prende l’ispirazione, in un amen, si coordina alla perfezione ed effettua una rovesciata: colpisce la palla di collo destro e disegna una traiettoria diabolica, degna della massima produzione artistica del disegnatore di Holly e Benji, che non lascia a Proto nemmeno il tempo di tuffarsi e che termina in rete in meno di tre secondi. Intanto, i ventitré uomini in campo si fermano, l’arena belga viene invasa da un assordante silenzio, seguito da un boato senza fine proveniente dal settore ospiti. Perché è tutto vero, non si tratta di un’illusione: Mexes, con un capolavoro terminato di diritto nell’antologia del calcio, ha appena siglato la rete dello 0-2 e si accinge a condurre il Diavolo agli ottavi di Champions League.
This post was last modified on 25 Dicembre 2012 - 16:00