A San Siro arrivava l’Arsenal di Van Persie, con (ancora) Henry a disposizione e tanta convinzione di poter, come accaduto nel 2008 quando i Gunners con Fabregas e Adebayor eliminarono il Milan campione d’Europa, superare i rossoneri e non fermare il proprio cammino europeo.
Abbiati, Abate, Mexes, Thiago Silva, Antonini, Seedorf, Van Bommel, Nocerino, Boateng, Ibrahimovic, Robinho: questa fu la formazione schierata da mister Allegri nella partita che, senza ombra di dubbio, deve essere eletta come la migliore dell’anno che sta per finire. Un poker da vero mercoledì da leoni, anzi da Diavoli, con il Milan padrone e l’Arsenal di Wenger spettatore. Un 4 a 0 che chiuse, in teoria, il discorso qualificazione con una giornata di anticipo, ma ogni trasferta di Champions, specie se in Inghilterra, è sempre temibile e i rossoneri dall’Emirates Stadium uscirono con le ossa rotte e un passivo di 3-0, ma forti del pass per i quarti in mano.
Decisero il match Boateng (gran tiro al volo al 15’), Robinho (doppietta, colpo di testa al 38’ e destro preciso al 49’) e Ibrahimovic (rigore al 79’), ma tutti i rossoneri furono protagonisti di una prova da urlo: Abbiati compreso, che disse di no al sinistro al volo di Van Persie del possibile 3-1 con un grandissimo intervento. Una notte di sorpresa e di festa, l’ultimo sorriso, ma che sorriso, prima della scoppola londinese e della successiva eliminazione da parte del Barcellona. Un ricordo indelebile. Una vittoria di Champions d’altri tempi.
This post was last modified on 27 Dicembre 2012 - 14:27