Prof. Ambro tira le somme dell’annata: El92 promosso, Milan rimandato e bocciato anche se…

AmbrosiniLa pausa era necessaria, soprattutto per fermarsi e pensare a fondo a quanto fatto dal nuovo Milan fin qui. Poco, troppo poco. Non bastano infatti le cessioni né la mancanza dei senatori per spiegare il 7mo posto in campionato, a -5 dal sesto e a -17 dalla vetta, e una qualificazione in Champions fortunata e con il minimo sforzo. Il Milan è ancora in corsa su tutti i fronti, ma un vero capitano come Ambrosini, con la pausa natalizia in corso, non rinuncia ad un esame di coscienza.

Il rimprovero, a se stesso e alla squadra, di ieri alla Gazzetta dello Sport lo testimonia: Dopo quattro vittorie sarebbe stato da incoscienti credere di aver risolto tutti i problemi. Nelle prime giornate abbiamo fatto troppi errori, che si sarebbero potuti evitare. Ultimamente avevamo ritrovato uno spirito di gruppo che avevamo smarrito, abbiamo fatto dei miglioramenti notevoli. A certi livelli serve una preparazione come squadra e come singoli di un certo tipo, a Roma è mancato proprio quello. Alla ripresa vedremo se si può parlare di un caso, ma non abbiamo più bonus. Puntiamo al secondo posto, tutte le partite saranno una finale”.

Gennaio non vuol però solo dire 2013, ma anche mercato. Tra addii e nuovi arrivi, Ambrosini si sbilancia: Adoro Robinho come Allegri, ha sempre l’atteggiamento giusto e in un gruppo uno come lui è fondamentale. Ma deve avere la convinzione di restare, altrimenti non rende al meglio. Pato lo vedo tranquillo, ma deve tornare ad essere sereno: deve capire quello che vuole. Balotelli? Preferisco El Shaarawy che è più forte è già venuto a battere cassa. Andrà al caldo a spese mie, ma se l’è meritato.. Mi ha sorpreso molto, anche se conoscevo le sue qualità. Però mi sento di dirgli che non deve accontentarsi. E’ giovane e intelligente, non deve giocare solo in funzione del gol. Deve crescere nel gioco corale. Drogba? Mi è sempre piaciuto, è un serio professionista ed è una forza della natura.

Infine, l’elogio ad Allegri e una promessa: Credo che sia stato bravo a gestire una situazione complicata e a non mollare. Quando i risultati non arrivano è necessario provare più soluzioni, poi però bisogna fare scelte per dare continuità alla squadra. Come valore non abbiamo nulla da invidiare a Napoli, Inter, Roma, Fiorentina e Lazio. Nel gruppone che lotterà per il secondo posto ci potremmo essere anche noi, ma dopo una partenza così disastrosa l’obiettivo lo possiamo stabilire davvero solo a febbraio-marzo. Ultimo Natale a Milanello? No perché anche se non mi rinnovano il contratto verrò lo stesso qui… Di sicuro non voglio smettere di giocare. Lo farò solo quando smetterò di provare emozioni.

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