Pescara, cuore e lotta per l’impresa

Il punto dei nostri avversari di domenica visto direttamente da loro, attraverso la voce del direttore di ForzaPescara.tv Luciano Rapa, che ringraziamo per la collaborazione avviata con SpazioMilan.it

Lottare e soffrire per provare l’impresa a San Siro, nel giorno del compleanno numero 113 del Diavolo Rossonero, e per festeggiare a fine campionato l’obiettivo della salvezza: la stagione del Pescara non può prescindere da queste due doti, il saper lottare ed il saper soffrire. Sono già lontanissimi i tempi nei quali il Pescara regalava calcio-spettacolo esportando in tutta Italia le nuove insegne di Zemanlandia. Sono trascorsi appena sei mesi dal ritorno in serie A dopo 20 anni del club adriatico che tutto sembra esser completamente cambiato. Non c’è più il condottiero boemo dallo sguardo glaciale, Zdenek Zeman, tornato a Roma, e non ci sono più i gioiellini che hanno reso il Pescara 2011/12 un vero e proprio capolavoro.

Immobile, Insigne e Verratti sono approdati in altri lidi e con loro hanno salutato anche altri eroi della promozione, da Capitan Sansovini ad Anania passando per Gessa e tanti altri. La rivoluzione in casa Pescara ha prodotto l’arrivo in panchina di Giovanni Stroppa, un esordiente chiamato al doppio salto dalla Prima Divisione, e di un manipolo di giovani e di stranieri da assemblare. Il mercato al rallentatore per tempistica e l’approdo di tante scommesse non ha consentito una partenza sprint nonostante un calendario sulla carta favorevole. Tra equivoci tattici, mancanza di una precisa identità di gioco e malumori di piazza crescenti, si è arrivati alla rottura con il trainer che nell’immediato post gara di Siena ha rassegnato le sue irrevocabili dimissioni.

L’arrivo del ‘Figliol Prodigo’ Bergodi, tornato a Pescara dopo i trascorsi da calciatore, ha prodotto alcuni effetti positivi: oltre alla vittoria sul Genoa nello scorso turno di campionato, un successo importantissimo in una sfida contro una diretta concorrente, altri segnali che fanno ben sperare in Abruzzo si son fatti registrare. Un ritrovato spirito di squadra connotata da una giusta vis pugnandi per una provinciale e progressi in fase offensiva: Bergodi sta lentamente cambiando fisionomia al Delfino rispolverando anche giocatori finiti nel dimenticatoio (Bjarnason su tutti). Il calendario per i biancazzurri non è clemente da qui al giro di boa, ma l’imperativo è crederci: lottare e soffrire per salvarsi sono le basi per tentare l’impresa. A partire dalla sfida sulla carta proibitiva di Milano, in attesa che riapra il mercato a gennaio.

(Luciano Rapa, direttore di ForzaPescara.tv)

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