“Io prima o poi giocherò con la maglia rossonera. Ne sono certo“. Così, sul numero del settimanale “Chi” in edicola domani, il centrocampista argentino del Paris Saint Germain Javier Pastore svela il suo sogno. “Ho uno splendido rapporto con Adriano Galliani e Ariedo Braida – spiega l’ex giocatore del Palermo -. Con loro, lontano da occhi indiscreti, pranziamo insieme quando sono a Milano e ci confrontiamo. Inoltre amo l’Italia, mi manca il vostro Paese“.
“Prima vinco qualcosa con il Psg, poi vado – confessa il calciatore –. A Parigi ho la fiducia di tutti, dal presidente all’allenatore, ma qualcosa non va. I media sono ostili, soprattutto con noi stranieri. Danno sempre la colpa a noi. Tendono molto a tutelare i loro connazionali. Insomma, i media francesi tifano per i giocatori francesi. In Italia è tutta un’altra storia. C’é gente che ti aiuta, ti regala affetto“.
Pastore svela anche la corte dei suoi amici dell’Inter: “Zanetti e Cambiasso ogni tanto mi chiamano e mi dicono: ‘Quando vieni all’Inter?’. Ma io vedo rossonero, almeno le mie automobili sono di questo colore. Il Milan mi piace troppo“. L’argentino conclude parlando di Mario Balotelli e della possibilità di giocare al suo fianco: “Mario è fortissimo, abbiamo anche girato uno spot insieme ed è stato gentilissimo. Ma fa troppi casini in campo. Troppi… quindi lasciamo stare“.
UPDATE: Javier Pastore è intervenuto sul profilo Twitter per ridimensionare i toni delle sue due dichiarazioni: “Ho solo detto che il Milan è una grande squadra e che mi piacciono i colori della sua maglia. Quando ero al Palermo, ho spesso cenato con Braida, e ho solo detto che un giorno mi piacerebbe tornare a giocare in Italia. Adesso però sono felice e contento di giocare in una squadra come il PSG, sia per i giocatori che ci sono, sia per i suoi tifosi. Niente di più…”