Nocerino: “Mi mancava solo la continuità. Il numero 8? Impossibile sostituire Gattuso”

E’ tornato al gol dopo un digiuno che durava dallo scorso campionato. Nella stessa partita è stato capace di farsi perdonare un errore grossolano in disimpegno che avrebbe abbattuto chiunque. Antonio Nocerino porta un numero pesante sulle spalle ma, come ha rivelato oggi intervenendo a Rtl, non pretende di sostituire chi con quel numero ha fatto la storia: “A Rino faceva piacere che quest’anno io potessi indossare il numero 8, ma di lui ho preso solo il numero, prendere il suo posto è impossibile”.

Sul problema, più volte sottolineato dallo stesso centrocampista, della continuità di presenze: “All’inizio ho fatto un po’ di fatica, anche perché venivo dall’Europeo, ho giocato poco e quindi alla fine è arrivata questa continuità che mi mancava e cercavo, ora sono contento. Ho sempre detto che più gioco e meglio sto”. Su Berlusconi e il “problema barba” invece: “Ci ha incoraggiato ha usato delle parole eccezionali. Io poi ho avuto l’onore e la fortuna di parlarci per 15 minuti e ti dico che fa la differenza e basta la sua sola presenza, perché è davvero molto carismatico e a noi in quel momento ci voleva un punto di riferimento così carismatico. Sulla barba, mi aveva detto di accorciarla e io già alla partita col Napoli e l’ho accorciata. Io gli avevo detto che era anche un mio momento così, un po’ trasandato, e mi andava di tenerla”.

Nessun commento sull’arrivo di Balotelli: ” Non lo so, quello che serve lo sa la società”. Chiusura infine sulla cena di questa sera con qualche amico interista: “Milito e Cambiasso sono stati gentilissimi, parlo con loro, ma anche per gli altri calciatori che hanno aderito a questa iniziativa fatta da mia moglie. È una cena che ha organizzato lei per la ricerca contro la SLA, e che ha fortemente voluto, quindi ringraziamo quelli che saranno presenti stasera e chi ha deciso di aiutarci. Sono contento, penso che quando si fa una cosa del genere non ci sia né squadra, né tifoseria, né maglia. Le cose importanti non hanno colori e maglie”.

 

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